CAMORRA & POLITICA. Nel processo contro l’ex sindaco De Lucia e il fratello di Michele Zagaria parla l’investigatore: “La zona tenuta sotto controllo è questa”

20 Febbraio 2020 - 16:15

SAN FELICE A CANCELLO (red.cro.) – E’ stato ascoltato oggi in aula il luogotenente Napolitano, uno degli investigatori che ha portato avanti l’inchiesta, poi divenuta un procedimento penale, per le infiltrazioni camorristiche al Comune di San Felice a Cancello. Il luogotenente dei carabinieri ha spiegato come l’obiettivo che emergeva dalle telefonate tra il sindaco e alcune persone, conversazioni finite nella rete delle intercettazioni, ci fosse la possibilità di utilizzare e lavorare sulla cosiddetta Zona Rossa, in pratica quella porzione di San Felice che è a rischio dissesto idrogeologico.

Nel processo per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa, che vede imputati tra gli altri l’ex sindaco di San Felice a Cancello nonché consigliere regionale Pasquale De Lucia, l’ex presidente di Terra di Lavoro ed ex consigliere comunale di Castel Volturno Rita Nadia Di Giunta e Antonio Zagaria fratello di Michele.