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CAPUA. Ecco chi entrerà in consiglio al posto di Di Monaco, della Giacobone, e della Nocerino ed ecco perchè Villani non teme la “giunta politica”

3 Luglio 2022 - 12:56

Sistemiamo le ultime caselle, in attesa della prima seduta del consiglio che sistemerà quella occupata dal Presidente dell’assise alla quale andrà sicuramente Carmela Del Basso

 

 

CAPUA – Come sempre capita quando si costruiscono i nuovi assetti di governo di un Comune, le nomine in giunta rappresentano sempre un passaggio delicato. Conoscendo abbastanza bene la storia di Adolfo Villani, a partire dalla significativa autostima che lo pervade, non era difficile prevedere una modalità strettamente ortodossa, per l’appunto politica in questo processo delle nomine. Insomma, Villani è uno che, a ragione o a torto, ritiene di essere competente su tutto, anzi un bel po’ su tutto e quindi di non avere bisogno di super tecnici, di persone che abbiano necessariamente delle competenze specifiche sulle materie rappresentative di deleghe di governo. Dunque, il metodo usato è esattamente quello che ci aspettavamo.

La Nocerino capisce particolarmente di camposanti? No, e allora, io, Villani, che ci sto a fare? La Nocerino, che poco capisce di rifiuti, ma dietro alla quale, per questo particolare argomento, c’è Giovanni Zannini, può rappresentare un’insidia nell’esercizio delle azioni di governo? E allora, io, Villani, che ci sto a fare? Direbbero a Milano, ghe pensi mi!

Di Monaco non è un’ aquila nelle materie di lavori pubblici e dell’urbanistica? E io, Villani, che ci sto a fare? Al massimo gli do un po’ di ossigeno se proprio ha in testa e nel cuore qualche partita iva particolare, ma senza allargarsi più di tanto perché io, Villani, dall’alto della mia esperienza oltre a capire di camposanti, oltre a capire di monnezza capisco anche di lavori pubblici e di urbanistica.

Frattasi è un commercialista in grado di esprimere una buona capacità da assessore al bilancio e alle finanze? Parafrasando il cancelliere spagnolo Ferrer  nei Promessi Sposi  e modificando debitamente il nome del cocchiere non più “Pedro”, bensì “Pasquale, Adelante, con juicio”  espressione divenuta proverbiale nel significare, con calma, senza allargarsi più di tanto, perché io, Villani, quando voi “non stavate neppure a conto”, stavo in Regione ad occuparmi di tutto, e scrivevo libri di economia sullo sviluppo del territorio.

Stesso discorso vale per le deleghe della Giacobone e di Corcione.

Gli effetti collaterali di una giunta in cui entrano anche i consiglieri comunali risultati eletti che consistono nel ripescaggio  dei primi dei non eletti nelle liste relative. Dunque, al posto di Di Monaco, eletto nella lista del Pd entrerà in consiglio, attraverso l’istituto della surroga, Concetta Gentili che ha raccolto 132 voti di preferenza. Al posto della Giacobone, eletta nella lista Capua in opera per Villani entrerà in consiglio Davide Castelbuono con i suoi 134 voti. Al posto della Nocerino, eletta nella lista Capua al centro per Villani entrerà Graziano Angelo Di Gianni con 131 voti di preferenza.

Non producono surroghe invece, le nomine di Pasquale Frattasi e di Vincenzo Corcione visto che, tecnicamente, si tratta di assessori esterni, anche se, di fatto, le loro nomine sono politiche dato che Frattasi è stato il primo dei non eletti nella lista Capua bene comune per Villani e Corcione il primo dei non eletti nella lista Cinque stelle per Villani. Nel caso di Frattasi, non è improbabile che ci sia stato un accordo con i due eletti di Capua Bene comune per Villani, Claudio Di Benedetto ( 141 voti) e Michele Casuccio (134 voti) affinchè il Frattasi non producesse ricorso sul risultato dello scrutinio che lo ha posizionato nella posizione di primo dei non eletti con un solo voto di scarto, 133 per lui e 134, come abbiamo detto, per Casuccio, di questa lista.

Alla prossima puntata.