Carabiniere infedele, la difesa chiede il trasferimento del processo

17 Giugno 2019 - 18:31

CASAGIOVE (tp) – Il tribunale di Aversa (Napoli Nord) si è riservato sulla eccezione di competenza territoriale sollevata dalla difesa (avvocato Vittorio Giaquinto) oggi all’udienza dibattimentale per  Lazzaro Cioffi, 57enne , carabiniere originario di Casagiove, detenuto per corruzione e spaccio di droga con l’aggravante del metodo mafioso. L’avvocato del militare ha sostenuto che il processo deve celebrarsi dinanzi al tribunale di Napoli per i reati contestati a Cioffi sono precedenti alla costituzione del tribunale di Aversa quindi il procedimento dovrebbe celebrarsi a Napoli. Secondo la Procura della Dda di Napoli, Cioffi avrebbe informato alcuni esponenti del clan Ciccarelli di indagini riservate.

Carabiniere infedele

Inoltre il militare, approfittando del suo ruolo in forza al nucleo investigativo dei carabinieri di Castello di Cisterna, avrebbe avvisato di alcune imminenti perquisizioni nei confronti del boss del Parco Verde di Caivano, Pasquale Fucito. Su Cioffi pesa anche il presunto coinvolgimento nell’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore, con un’altra persona in via di identificazione.Un’altra contestazione mossa a Cioffi e alla moglie, Emilia D’Albenzio, ritenuta legata da rapporti di parentela a soggetti della camorra di Maddaloni, in concorso con Fucito, riguarda la compravendita di un ristorante a Casagiove sulla Nazionale Appia. Secondo l’accusa, infatti, l’acquisto sarebbe avvenuto a 60mila euro, per poi rivenderlo per 120mila euro a Fucito. La moglie di Cioffi ha scelto e ottenuto, insieme allo stesso Pasquale Fucito, di essere processata con rito abbreviato.