CASERTA. Il consigliere comunale Mario Russo “no-limits”: dopo i voti del Comune, ora vuol comandare anche negli appalti e nelle gare “immobiliari”

16 Settembre 2018 - 19:34

CASERTA (g.g.) – Subito dopo le elezioni comunali del 2016, ma in realtà il problema l’avevamo posto già durante la campagna elettorale, denunciammo quello che, a nostro avviso, rappresentava un altro caso di malapolitica.

Anche in questo caso la premessa è d’obbligo: non conosciamo personalmente Mario Russo, non ci abbiamo mai parlato neppure al telefono, come per la stragrande maggioranza dei politici casertani commentiamo le loro azioni nell’ambito pubblico, senza minimamente entrare nella sfera personale che va rispettata a prescindere. Fatta per la milionesima volta questa stupida premessa, stupida perché ovvia, ma non nell’ambito della politica casertana, pesantemente arretrata da un punto di vista culturale, veniamo alla questione.

Mario Russo è titolare di azienda che eroga servizi amministrativi a enti pubblici. Partecipa a gare, le vince, qualche volta no, usufruisce di proroghe. Da anni gestisce il Cup dell’ospedale civile di Caserta. Ultimamente, ci dicono, ha vinto un importante appalto in un ospedale napoletano.

Questa condizione di imprenditore che trae i suoi profitti e il suo reddito solo ed esclusivamente dalle commesse del settore pubblico, dovrebbe, già di per se, negare a lui e a chi si trova nella sua stessa condizione, di partecipare ad elezioni, come candidato. Se poi queste elezioni riguardano il Comune in cui la sua azienda opera, allora non se ne dovrebbe neppure parlare. Eppure, Mario Russo, da cittadino residente a Casagiove, con scarsissime relazioni parentali a Caserta, ha conquistato centinaia e centinaia di preferenze alle comunali 2016.

Ora, solo uno stupido può negare l’evidenza che questo gli era stato dovuto al fatto che nell’azienda di Mario Russo, quella che eroga il servizio cup nell’ospedale del capoluogo, ci sono tantissimi residenti a Caserta. Gente che viene pagata con il danaro pubblico e non attraverso un processo imprenditoriale che vede Russo vincere la battaglia del mercato, vincere nelle preferenze dei consumatori di beni e servizi che nella sua offerta incrociano i propri gusti e si convincono anche grazie ad un positivo rapporto qualità-prezzo.

Queste cose le scrivevamo due anni e mezzo fa. Ovviamente, a Caserta predichiamo nel deserto essendo l’etica pubblica una disciplina assolutamente inesistente e dato che qui va avanti chi è più furbo e non chi è più bravo.

Ultimamente, a dimostrazione che da parte nostra non esiste alcuna riserva di ordine personale, abbiamo pubblicato, elogiandola, una presa di posizione di Mario Russo sulla vicenda della guida Feltrinelli. Parole equilibrate che prendevano le distanze dall’improbabile difesa  stile Masaniello del sindaco Marino.

Poi, Mario Russo ci ha scritto, perché lo abbiamo citato nella vicenda delle assunzioni al nuovo supermercato Lidl. Non gli abbiamo ancora risposto, ma presto pubblicheremo doverosamente la sua lettera approfittando nell’occasione per illustrare alcuni clamorosi retroscena su questa vicenda.

Stasera, ritorniamo, tutto sommato nostro malgrado, perché onestamente che questo è uno che si va lamentando “torno torno” e non si rende conto che un imprenditore che guadagna grazie ai soldi pubblici, deve star lontano dalle istituzioni per un milione di motivi che in un posto civile comprenderebbero anche i bambini.

Nell’ambito della maggioranza di cui fa parte, si dice che Mario Russo si muova senza freni inibitori e che ultimamente metta becco anche su questioni di tipo, diciamo così, di tipo immobiliare. In poche parole vorrebbe diversificare la propria attività imprenditoriale. Magari non intervenendo direttamente ma attraverso persone di fiducia, trasformando in affari quello che il Comune di Caserta potrebbe realizzare per garantire alla città servizi migliori e nuove occasioni di aggregazione.

Inutile dire che da domani mattina saremo vigili, perché onestamente sarebbe un fatto veramente clamoroso.