CASERTA. Il Consiglio comunale ha mandato un bruttissimo segnale ai giovani della città

14 Febbraio 2019 - 18:00

CASERTA (luigi vincenzo repola) – Ciò che è avvenuto nell’ultimo consiglio comunale di Caserta dimostra l’attenzione che questo organo ha avuto nel tratatre specifiche questioni. Il 30 gennaio, a palazzo Castropignano, è stato convocata l’assemblea dei consiglieri per poter discutere di diverse questioni, tra le quali una mozione riguardante gli orari di apertura della Biblioteca Comunale “A.Ruggiero” di via Laviano.

Quando si è dovuto discutere di nomine, come quelle per i membri della Commissione Locale per il Paesaggio, il consiglio comunale ha avuto il pienone (28 su 33), l’assemblea ha mantenuto un buon numero fino alla votazione sulla variazione al Piano Regolatore. Nel momento in cui, invece, la seduta si è spostata sulle vicende riguardanti la Biblioteca Comunale, è partita la fuga e in consiglio sono rimasti in 9. Rendendo impossibile la discussione della mozione presentata dal consigliere Matteo Donisi (anch’egli assente al momento della trattazione) per mancanza del numero legale.

Quello che è avvenuto nella sala consiliare accende una spia, un segnale di quanto sia l’importanza che viene attribuita alla cultura e ai giovani da questa consiliatura. E’ un peccato grave e da non sottilizzare che quando non si debba parlare di poltrone, di divisione di incarichi e del gettone di presenza, buona

parte dei consiglieri comunale abbandonino lo scranno (con validissime motivazioni, crediamo) e lascino che un argomento che tocca il luogo dove la cultura si espande e si coltiva, passi in cavalleria. L’immagine che arriva agli occhi di chi si affaccia nella sala comunale è proprio questa: se non si mettono sul tavolo le questioni economiche e politiche, spostandosi su ciò che è un vero interesse collettivo, l’impegno scema trasbordando in una triste indifferenza.

 

IL VERBALE DELLA SEDUTA DESERTA