CASERTA. Oh, questi “non ne fanno faccia”. Ieri, il direttore del Teatro Pubblico Campano a colloquio con Biondi, davanti alla stanza del sindaco, prima che il dirigente gli aggiudicasse la gara

15 Novembre 2018 - 16:24

CASERTA(g.g.) I comunicati stampa del comune di Caserta vanno letti attivando delle precauzioni. Perchè la loro lettura disegna scenari di grande positività attraverso una retorica che poi trova scarso riscontro nella realtà e che nasconde diverse situazioni spesso inconfessabili. Questo che pubblichiamo in calce, per esempio, se lo legge uno che non è dentro alla materia relativa all’offerta culturale di questa città, rimane “sotto la botta impressionato” e si convince che il comune stavolta abbia fatto veramente Bingo nel momento in cui un’azienda in particolare si è aggiudicata la gara per la gestione della stagione teatrale.

Se, invece, un comunicato del genere lo leggiamo noi o persone che hanno memoria delle cose del passato, lo commenta, vedendo il nome di chi ha vinto, con un’alzata di spalle e con un sardonico “se, se…”.

Il Teatro Pubblico Campano che ha, in pratica, il monopolio in questa provincia e in questa regione, non scende dalla luna. Ha gestito il teatro per anni e anni e non ci sembra che abbia lasciato tracce indelebili di una particolarissima sensibilità culturale in grado di mettere insieme l’offerta di spettacoli o qualche iniziativa laterale come quella sventolata quest’anno del Caffè Letterario con la percezione da parte dei cittadini, delle agenzie dell’educazione giovanile o presunte tali.

Teatro civile, laboratori teatrali. Parole buone a gettare il fumo negli occhi e che spesso si risolvono in eventi precotti, consumati con l’obiettivo di riscontrare degli impegni che poi comporteranno l’incasso di quattrini e nulla più. Nessun coinvolgimento reale della città, se non per quelle persone che pagando un biglietto significativo vanno a vedersi il comico preferito o l’attore piacione. Ma per questo non occorre il Teatro Pubblico Campano, anche altri operatori del settore potrebbero garantire questa sorta di minimo sindacale, questo tran tran dell’annualità del palcoscenico. Basta stare nel meccanismo degli impresari e sapersi muovere con abilità e con un pò di esperienza.

Questa premessa vale perchè dobbiamo tornare su un tema che dai tempi dell’amministrazione Petteruti, passando per quella di Pio Del Gaudio (ricordate il nostro articolo sulla presenza impropria del fotografo Farina nelle stanze del comune?) e consolidandosi adesso con Marino, crea una condizione di poca trasparenza, in un momento in cui la magistratura inquirente della Dda ha detto senza mezzi termini (dovremmo dire noi, bella scoperta!) che al comune di Caserta si truccano le gare.

E allora, benedetto Carlo Marino, ieri, con tutti i problemi che hai dovuto affrontare dalla mattinata, con perquisizioni domiciliari, con altre incursioni dei Noe dei carabinieri nel tuo studio professionale, alla caserma Sacchi, ti metti a tollerare la presenza del signor Alfredo Balsamo, direttore del Teatro Pubblico Campano, a tre metri dalla tua porta, a far conciliabolo fitto col tuo sodale di sempre Franco Biondi, a 4 ore di distanza dall’apertura delle buste che hanno sancito la vittoria in questa gara del Teatro Pubblico Campano?

Vedete, noi abbiamo scritto milioni di articoli come questi, denunciando l’inopportunità, la continua violazione di quel minimo di etica che dovrebbe, sulla carta, accompagnare le azioni di un politico che assume una funzione amministrativa che lo porta a gestire centinaia di milioni di euro di pubblico danaro.

Se alle 5 c’era l’apertura delle buste relativa alle offerte tecnica ed economica, in seduta non aperta al pubblico, cosa ci faceva Balsamo lì, 4 ore prima?

Perchè se fosse arrivato mezz’ora, un quarto d’ora in anticipo rispetto alla celebrazione dell’atto più importante della gara, pure inopportuno sarebbe stato, ma quantomeno si poteva dire che era andato a verificare l’esito della procedura.

Ma 4 ore prima, a pochi metri dalla stanza del sindaco, a parlar fitto fitto con Biondi, manco a dirlo, rup di questa gara e dominus della commissione aggiudicatrice (a proposito perchè la Mazzarella si è defilata?), beh, vi è andata sempre bene per 20 anni, può darsi che la scampiate anche oggi che la dda, prima su via San Carlo e poi sulla monnezza, sta indagando pesantemente, però sappiate che noi continueremo a scriverle e a denunciarle queste cose, perchè la nostra coscienza deve rimanere serena e siccome, secondo noi, permettere la presenza di un concorrente a una gara in zone fisiche del comune committente, a dir poco non opportune, e per di più con un dirigente che quella gara aggiudicherà, che si ferma in lungo conciliabolo col direttore del Teatro Pubblico Campano, è eticamente vergognoso. Noi lo continueremo a scrivere perchè vi conosciamo bene e per ogni comunicato stampa che fate, ignoriamo, per esperienza la luce e ci concentriamo solo sulla controluce.

 

QUI SOTTO IL COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI CASERTA

TEATRO COMUNALE PARRAVANO, AFFIDATA LA GESTIONE

È stata completata la procedura di gara relativa alla gestione del Teatro Comunale Parravano tramite partenariato pubblico-privato. L’aggiudicazione provvisoria, in attesa delle verifiche di rito, è andata a “Teatro Pubblico Campano” la cui offerta è stata valutata positivamente dalla Commissione esaminatrice.

Il progetto artistico triennale presentato si basa su quattro direttive denominate Il Grande Teatro, la Stagione Red, il Teatro Civile, Il Teatro Scuola, con uno spazio significativo all’interno di questi segmenti dedicato alla danza e alla musica. Per la Stagione teatrale 2018/19, affidata alla direzione artistica di Maurizio Scaparro, regista di fama nazionale e internazionale, si prevedono spettacoli di qualità a partire dal teatro di prosa con, tra gli altri, artisti del calibro di Leo Gullotta, Giulio Scarpati, Luigi lo Cascio e Sergio Rubini, fino alle commedie di Vincenzo Salemme,
Biagio Izzo, Carlo Buccirosso.

Spazio poi al “Teatro Civile” con gli spettacoli di Giuseppe Battiston, Ennio Fantastichini e Iaia Forte, solo per citarne alcuni e ad “Eventi straordinari”, come la Calata dei pastori di Peppe Barra, il Balletto Flamenco Espanol, Lo Schiaccianoci del Classical Russian Ballett.

Ma il progetto prevede anche spettacoli destinati alle fasce giovanili in età prescolare e scolare, fino ai ragazzi delle scuole di primo e secondo grado, grazie a compagnie specializzate nel settore come La Mansarda – Il Teatro dell’Orco. Previsti infine laboratori teatrali e la nascita di un vero e proprio caffè letterario, servito da una biblioteca messa a disposizione del pubblico e dei cittadini che intendono frequentare il teatro anche in orari diversi da quelli riservati agli spettacoli.

Nei prossimi giorni, conclusa la procedura amministrativa di affidamento, la stagione teatrale sarà ufficialmente presentata agli organi di stampa e alla cittadinanza.

Caserta, 15 novembre 2018

L’Ufficio Stampa