CASERTA. Questo qui la Reggia “se la sta vendendo” a pezzi: abominevole concessione di 20 anni della Peschiera grande ad una società sportiva di Napoli

7 Ottobre 2018 - 12:45

CASERTA (g.g.) – Stamattina il direttore della Reggia Mauro Felicori ha dichiarato che il suo successore dovrebbe essere un ingegnere. No, caro Felicori, il suo successore deve essere uno storico dell’arte con collaudate capacità manageriali, uno che oltre a saper gestire il monumento e gli aspetti economici dello stesso, trascorra qualche ora della propria giornata a studiare, coltivando la conoscenza, alimentando l’amore per la cultura, scoprendo, mosso dall’amore per il bello, per il sublime che lo circonda in quelle stanze e in quei giardini, altre narrazioni o altre chiavi di lettura della lunga storia della Reggia Vanvitelliana in modo da onorarla, da restituirle l’unica identità che dovrebbe avere: quello di monumento nazionale ed internazionale. Una persona che la affranchi dalla deriva circense, dalla riduzione a vero e proprio baraccone popolato da nani e ballerine più o meno attempate, dalla gestione a dir poco discutibile, dai patanè, dai Mario Tartaglione e da tutta la compagnia di giro che ha trovato inaspettatamente nuove rendite e nuovi poteri da questo direttore relativista, spedito qui da Renzi, proveniente dalla direzione del cimitero di Bologna, per gestire il business, gli appalti di Invitalia,  ecc. ecc. e ancora ecc.

Del Monaco, Felicori, Zinzi

Forse, Felicori suggerendo la nomina di un ingegnere avrà pensato proprio al suo amico Mario Tartaglione, andato da poco in pensione, si fa per dire, dato che continua a fare il rup a 33mila euro a botta nelle gare di appalto che Felicori, in extremis, è riuscito a mettere in piedi.

Sarebbe un’ottima scelta. Mario Tartaglione spedirebbe un biglietto beffardo al comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri che, nel 1999, lo cercò per tutta la notte arrabbiandosi come una belva, visto che Tartaglione al tempo responsabile della sicurezza del monumento, scomparve letteralmente nei minuti drammatici dell’incendio appiccato dall’aviere di Carinola che, da parte sua, prima di morire, trovò comunque il tempo per querelare il sottoscritto innescando un processo che naturalmente si concluse con un’assoluzione, avendo io deciso di difendermi in aula.

Se Felicori ha la possibilità di stare ancora 20 giorni alla direzione della Reggia, ciò è dovuto all’indolenza, alla totale inconsistenza culturale, sociale, civile, morale della città di Caserta, intesa come amministrazione comunale e come “residenti” che noi di Casertace definiamo da tempo così e solo così, perché essere “cittadini” è proprio un’altra cosa. Questo qui ha stipulato un contratto di concessione ventennale ad una società sportiva di Napoli A.S.D. Canottieri reali Reggia di Caserta che gestiranno da padroni la peschiera grande per farci i soldi con i corsi nautici. Venti anni, avete letto bene. Ad un’a.s.d. che non ha ancora un suo sito internet, che non compare con una sua pagina su nessun social e che si ha la sensazione sia nata proprio in funzione di questa operazione.

Venti anni Caserta, avete capito? Questo qui la Reggia se la sta “vendendo” a pezzi. Non gliel’avrebbero permesso in nessun posto del mondo. Qui sì, e stavolta, visto che lo bacchettiamo spesso, bisogna riconoscerlo che Gianpiero Zinzi è stato uno dei pochissimi politici (diciamo due) ad alzare la voce, presentando un’interrogazione al Presidente Vincenzo De Luca, che magari, essendo un gagliardo e ineguagliabile lottizzatore, un impareggiabile occupatore di poltrone (e il sottoscritto l’ha pure votato nel 2015, non avevo capito un tubo pensando ingenuamente alle magnifiche sorti della sua Salerno), ci azzecca pure lui, come ci ha “azzeccato”, ormai è ufficiale, un ormai famoso matrimonio più trash di tutti i tempi svoltosi nel gennaio scorso.

Ovviamente, noi non molleremo questa storia. I Cinque Stelle con il generale Antonio Del Monaco (il secondo politico che si è interessato a questo scandalo), pure si è fatto sentire. Ma qui il Ministero dei Beni Culturali deve intervenire ad horas per attivare una procedura di revoca di questa concessione.

Un vero e proprio schifo.

QUI SOTTO L’INTERROGAZIONE PRESENTATA DA GIANPIERO ZINZI E LA GARANZIA DELLA FINANZIARIA CREDIT SPA, FORNITA ALLA SOCIETA’ SPORTIVA CANOTTIERI REALI REGGIA DI CASERTA CON SEDE A NAPOLI.

“Il consigliere regionale Gianpiero Zinzi ha presentato un`interrogazione indirizzata all`Assessore allo Sviluppo e alla Promozione del Turismo della Giunta Regionale della Campania, Corrado Matera, avente ad oggetto la “richiesta di chiarimenti circa l`Avviso pubblico del 4 settembre scorso relativo alla Procedura di affidamento in Concessione della Peschiera Grande e del Complesso Liparoti nel Parco della Reggia di Caserta”. Nell`interrogazione si fa riferimento alla determina n. 240 del 04/09/2018. “Do seguito – ha dichiarato Zinzi – alle sollecitazioni provenienti da cittadini e fruitori della Reggia di Caserta preoccupati per le ripercussioni che questa assegnazione di spazi potrebbe avere sulla gestione del sito. Un interessamento ed una richiesta di chiarimenti legittima, in considerazione dell`enorme valore storico, culturale e turistico che la Reggia riveste per il nostro territorio”.

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