CASERTA. Raffaele Capone condannato per rapina. Colpo di scena in Appello: ASSOLTO

27 Novembre 2024 - 10:48

CASERTA – Era il 2021, l’anno delle elezioni comunali di Caserta e delle coltellate inflitte a Gennaro Rondinone (forse legatea a motivi, diciamo, politici?), quando il trentenne Raffaele Capone, figlio del ras Giovanni Capone, attualmente recluso ai domiciliari, veniva condannato a cinque anni di carcere per una rapina compiuta nel 2014, quando aveva 20 anni, ai danni di due prostitute lungo viale Carlo III, a Marcianise, assieme a degli amici.

Sempre in quell’anno ci fu l’arresto per il tentato omicidio, poco prima la stretta di mano con il sindaco di Caserta rieletto, Carlo Marino, e l’inizio di una serie di arresti e misure cautelari ai suoi danni, culminati nel carcere per il tentato omicidio di Gennaro Rondinone lo scorso marzo.

Ma Pasquale Capone aveva già iniziato nei mesi scorsi una specie di percorso di redenzione, probabilmente accelerato dalla nascita della figlia,

che lo ha portato a studiare Scienze della formazione all’università di Cassino, città in cui si trova il carcere in cui è recluso.

Ad aiutarlo nel tentativo non semplice di cambiare vita è arrivata anche l’assoluzione della quinta Sezione della corte di Appello di Napoli, relativamente a quella rapina del 2014 che il figlio del boss di Caserta, legato al clan Belforte, Giovanni Capone, ha ricevuto ieri, martedì.

Assolto con formula piena perché il fatto non sussiste, così come auspicato dai suoi legali, Michele De Fraia e Giuseppe Scala.