CASTEL VOLTURNO. Imprenditore utilizzava il suo yacht per trasportare droga: 10 tonnellate in due anni

18 Dicembre 2018 - 17:49

CASTEL VOLTURNO (Tina Palomba) – Un’imbarcazione di oltre 15 metri  “imbottita” di droga, per ben 500 chilogrammi. La utilizzava un noto imprenditore, titolare di un cantiere nautico del litorale domizio, per trasportare quintali di hashish tra Napoli e la Costa Smeralda.
Di queste pesanti accuse risponde  Emiddio Romano, 40 anni di Castel Volturno, coinvolto insieme ad altre dieci persone in questo traffico illegale. Il professionista, questa mattina, ha ottenuto gli arresti domiciliari dopo la richiesta presentata dal suo legale Alfonso Quarto presso il Tribunale del Riesame di Cagliari.
In questa vicenda sono rimasti coinvolti 8 cagliaritani Stefano Medda, 44 anni; Carlo Tintis, 46; Gaetano Tintis, 59; Antonio Tintis, 36; Matteo Tintis, 29; Fabrizio Moroni, 44; Fabrizio Medda, 21 (già detenuto); Vittorio Piras, 21; e due napoletani Luigi Del Prete, 28 anni;Carlo De Luca.
In due anni, dalla Campania sono arrivate in Sardegna 10,4 tonnellate di hashish, divise in trenta carichi. Le spedizioni, hanno accertato gli inquirenti, avvenivano sotto “la copertura della società alimentare Savi di Napoli in favore di una cagliaritana, sempre fittizia, chiamata Bevande distribuzione e riconducibile a Matteo Tintis”.
La droga scoperta nella barca di Romano era nascosta tra casse di birra all’interno del motoscafo. I carichi di droga finiti sotto sequestro avrebbero fruttato ben 20 milioni di euro. Dal carcere di Poggioreale dopo che è caduto l’elemento associativo Romano ha ottenuto gli arresti domiciliari in un paese,  tra le montagne, in provincia di Campobasso, dove sicuramente non potrà utilizzare nessuna imbarcazione.