COMUNE DI TRENTOLA RIVOLTATO COME UN CALZINO. Sindaco, che fa ci prende per culo? Ecco le prove dei suoi interessi nella sanità

27 Febbraio 2019 - 17:32

TRENTOLA DUCENTA (G.G.) – Dispiace che l’attuale sindaco Andrea Sagliocco abbia considerato questo giornale, di cui, in tutta evidenza, non conosce né la storia, né il contenuto del suo lavoro, men che meno l’ispirazione dello stesso, tanto sprovveduto e tanto simile, anzi uguale, a tutti i vari bimbumbam.it che vanno in rete da queste parti.

Per carità, l’ultimo nostro pensiero, fino a qualche giorno fa, precisamente fino al 15 febbraio scorso, era quello di manifestarci attraverso una esibizione muscolare.

Lo facciamo spesso, meno rispetto al passato, ma solo per risparmiare energie, ma nel caso di Sagliocco non l’avremmo fatto.

L’abbiamo invitato a riflettere solamente sulla piena legittimità, anzi, sul dovere che un giornale appena serio deve avvertire nel momento in cui un sindaco finisce sul registro degli indagati.

Un giornale è giornale se, da quel momento, rivolta come un calzino quel sindaco in quanto tale e non in quanto Andrea Sagliocco, Michele Griffo o pinco palla.

E se questo primo cittadino è veramente tale (ma ci accontenteremmo, visti i contesti territoriali in cui si muovono certe analisi, anche di tagliare l’aggettivo primo facendo rimanere solo il sostantivo cittadino), non solo deve accettare ma deve aiutare il giornale a trovare tutti i documenti che questo chiede, non rifiutandosi di rispondere a nessuna domanda.

Perché, caro sindaco Sagliocco, se lei non ha nulla da temere, se la sua relazione con la funzione istituzionale è, come sostiene e come rivendica, nitida e al di sopra di ogni sospetto, allora per quale motivo continua a raccontare bugie come uno scolaretto che si è fatto la cacca addosso e che ha il problema di comunicarlo alla mamma o alla maestra?

Lei il 15 febbraio scorso ha scritto testualmente: “La mia famiglia non si è mai interessata di farmacie né di sanità in generale….Non sono mai stato socio del laboratorio di analisi di mia moglie né tantomeno lo sono attualmente….”.

A supporto di questa sua affermazione netta, indiscutibile, lei ci ha spedito due visure camerali, ritenendo che noi fossimo tanto sprovveduti da pensare che quei documenti, del tutto insufficienti, potessero corroborare la sua affermazione.

Ma lei ci è o ci fa? A questo punto, ci fa.

Quelle sono fotografie dello stato attuale, scattate nel registro delle imprese, di due società: la Farmacia Serra S.A.S. e il Laboratorio Misso S.R.L., ovvero l’attività di sua moglie.

Scusi, che cosa dimostra questo? Dimostra solamente che al 15 febbraio né lei, né suo fratello Raffaele risultavate presenti quali titolari di quote o quali titolari di funzioni nelle appena menzionate società.

Non vogliamo girare troppo a lungo il coltello nella piaga, perché ci dispiace che lei voglia collegare la sua immagine a una figura come quella sublimata nella famosa esclamazione di Emilio Fede.

Non è che ci è voluto un detective della Guardia di Finanza per trovare quello che abbiamo facilmente trovato attingendo semplicemente allo stesso registro delle imprese.

Lei, sindaco Sagliocco, è stato fino al 10 settembre 2018 legale rappresentante del Laboratorio di Analisi Misso, con sede in Trentola Ducenta, via IV Novembre, n. 60.

Lo stesso 10 settembre titolare del laboratorio è diventata sua moglie Margherita Misso. Manco a dirlo, questo è accaduto quando lei, sindaco, ha cominciato ad incassare concretamente l’indennità di carica a seguito dell’adozione della delibera di giunta n. 26 del 20/9/2018, con efficacia retroattiva a decorrere dall’1 agosto 2018.

Per carità, solo una coincidenza, fino ad una prova contraria che però sembra molto prossima agli elementi che stiamo facendo emergere in questa storia.

Soltanto per inciso, il Laboratorio di Analisi Misso è stato fondato nel 1982 e gli originari soci erano Pellegrino Ernesto e De Mio Renza. Sindaco Sagliocco, cosa pensava? Che Casertace con la sua storia e le sue inchieste giornalistiche che hanno determinato più di una bufera giudiziaria non fosse neanche in grado di andarsi a trovare una visura storica e di leggerla? Ma ci ha preso per dei cretini?

Lei, sindaco Sagliocco, è stato (con buona pace dell’affermazione contenuta nella lettera che ci ha inviato il 15 febbraio: “La mia famiglia non si è mai interessata di farmacie né di sanità in generale”…) anche socio accomandatario al 49% della società CENTRO MEDICO SAGLIOCCO, mentre suo fratello Raffaele (se la genetica che determina queste cose da vari milioni di anni è sempre la stessa), fa parte della sua famiglia è stato socio della stessa al 51%. Per completezza di informazione, tale società risulta cancellata il 16 febbraio 2012.

E veniamo alle farmacie: la moglie di suo fratello Raffaele, Assunta Serra, dal 16 giugno 2015 è titolare al 99% delle quote della farmacia Serra Assunta S.A.S., di cui abbiamo scritto prima ripartendo dalla buffa visura che lei ci ha spedito, mentre l’1% è detenuto dal padre Ernesto. Prima di tale data, cioè fino al 15 giugno 2015, l’esercizio era denominato farmacia Serra Alfredo S.A.S e la titolarità delle quote era invertita.

Dunque, possiamo dire che su Serra S.A.S. non si è registrata, effettivamente, la presenza dei due fratelli Sagliocco. Ma le vie farmaceutiche sono infinite.

E dunque non ci si deve spostare di un metro da Trentola per incrociare la società Kiropharma S.R.L., con sede legale in via S. Monica n. 22, le cui quote sono così ripartite: 50% Raffaele Sagliocco, 30% Luigi Sagliocco (suo padre che, eventualmente ci smentisca, non ha mai svolto l’attività di farmacista e/o imprenditore farmaceutico), 20% Assunta Serra, moglie di suo fratello Raffaele.

Tale società, pur risultando formalmente inattiva sta operando, anche se l’ultimo bilancio risale all’anno 2013.

La presenza di suo padre nella società, come quella di suo fratello Raffaele, configura esattamente quella struttura di inopportunità che poi era l’unica cosa che noi di Casertace volevamo dimostrare, dato che lei aveva svolto la funzione di assessore con delega anche alla farmacia comunale, in quel nostro primo articolo (CLICCA QUI) a cui ha ritenuto improvvidamente di rispondere con questa spremuta, chiamiamola così, di amnesie.

Come detto, tutte queste informazioni sono facilmente reperibili attraverso una consultazione seria del registro delle imprese.