CORONAVIRUS. Azz, De Luca ordina i test rapidi per tutti e dice che questo non è un piano propagandistico. Esattamente il contrario e vi spieghiamo il perché

15 Aprile 2020 - 15:37

Qualche considerazione sul comunicato stampa di oggi del governatore, che ormai, avendolo seguito giorno per giorno per più di un mese è diventato, per noi, “carta conosciuta”. Confermiamo: pensa solo alle prossime elezioni

 

 

CASERTA (G.G.) – De Luca ha capito, perché non è uno stupido ma solo un politico di professione, con un talento da politicante che cela dietro ad un eloquio che non appartiene al corredo dei suoi colleghi, che il discorso della numerosità dei tamponi e più in generale del monitoraggio epidemiologico collettivo, è diventato una sorta di coro con cui la gente, di qui a poco, potrebbe sintonizzarsi.

Siccome lui ha sempre in testa le elezioni, più che la salute dei suoi corregionali, si muove non a caso su questo terreno solo quando teme che possa diventare dannoso per il suo grado di popolarità e per i consensi.

Ecco perché adesso annuncia lo “screening di massa a persone asintomatiche”, cioè una cosa che noi scriviamo da un mese esatto, contestando tutta la politica che De Luca ha messo in campo senza mai prestare particolare attenzione al tema del monitoraggio epidemiologico, che sin dall’inizio di marzo è sembrato, ai nostri occhi, una necessità logica, evidente.

Evidente per chi ha analizzato le vicende del coronavirus con il chiaro obiettivo di scrivere con la testa e il cuore rivolti alla causa di una battaglia effettiva da combattere contro questa sventura con pochi precedenti nella storia del genere umano.

De Luca che, al contrario, si è concentrato sin dal primo minuto sul coronavirus, considerandolo un’occasione per ritornare in auge e per vincere le prossime elezioni regionali, non essendoci ancora, al di là di qualche voce sparuta tra cui la nostra, il coro sulla indispensabilità del monitoraggio di massa, si è prodotto su tutta una serie di argomenti e di pseudosoluzioni assolutamente irrilevanti, che hanno fatto rischiare molto grosso alla Campania, che se la sta cavando solo in quanto il volume del contagio è autonomamente minore rispetto a quello che si è registrato nelle regioni del Nord.

Dunque riteniamo che De Luca, come tanti altri governatori stanno già facendo, eseguirà lo screening di massa attraverso l’utilizzo dei test rapidi – i quali, ripetiamo per l’ennesima volta, hanno senso solo se si considerano delle pre-analisi, propedeutiche rispetto alla decisione di praticare, più o meno urgentemente il tampone, al momento unico strumento affidabile per diagnosticare la malattia.

Ma questo, ripetiamo, accadrà solo perché lo screening collettivo e oggi attuabile solo attraverso quello che abbiamo definito pre-controllo ematico (CLICCA QUI) è entrato nel gioco del consenso.

Indugiare ancora potrebbe significare una riduzione del grado di fiducia che il governatore ha conquistato attraverso la comoda modalità emozionale.

Per noi, va bene così. Meglio questo che nulla.

Poi bisognerà capire se si avranno tamponi a sufficienza per tradurre in diagnosi certe gli avvisi, le spie che il test ematico accenderà attraverso la presenza degli ormai famosi fratellini immunitari, cioè gli anticorpi Igg e Igm.

Ma questa è un’altra storia, che affronteremo a tempo debito.

 

 

COMUNICATO DEL 15 APRILE 2020

VERSO LA FASE 2: PIANO REGIONALE PER LO SCREENING DI MASSA

Dichiarazione del Presidente Vincenzo De Luca

“E’ in corso di definizione in queste ore, un Piano Regionale per lo screening di massa sui cittadini campani. Questo piano di monitoraggio, di prevenzione e di cura relativo al Covid-19, deve svilupparsi in modo parallelo con il piano di rilancio delle attività economiche e sociali. La Fase 2, che è ormai prossima, non dovrà mai perdere di vista il controllo sanitario e la garanzia di sicurezza per le nostre famiglie.

Il Piano Regionale di screening dovrà coinvolgere centinaia di migliaia di nostri concittadini, nel corso delle prossime settimane. E’ un Piano ordinato, organizzato, non propagandistico, che sarà articolato in tre azioni.

a) Sviluppo ulteriore delle attività ordinarie presso i laboratorio pubblici e l’Istituto Zooprofilattico, di controllo del contagio tramite l’uso dei tamponi. L’obiettivo è quello di giungere, procurandosi le forniture necessarie, soprattutto in materia di reagenti, a lavorare circa 3000 tamponi al giorno. Questa attività è destinata soprattutto a persone sintomatiche.

b) Screening mirato su alcune fasce particolari: familiari di pazienti in isolamento domiciliare; personale sanitario e delle forze di polizia;​soggetti che riprendono l’attività economica; anziani delle case di accoglienza; fasce deboli (disabili, malati di diabete…); operatori del trasporto, dipendenti pubblici a contatto con l’utenza etc.
In tale attività si prevede un coinvolgimento pieno di strutture pubbliche e di laboratori privati.

c) Screening di massa a persone asintomatiche, partendo dagli anziani, da territori più densamente abitati, da categorie economiche esposte al pubblico (ristoranti, bar, alberghi…). Tale attività dovrà portare a centinaia di migliaia di controlli nei prossimi mesi. Sarà un lavoro concreto, chiaro, al di là della confusione che si è determinata sulle tipologie di controlli e al di là di annunci propagandistici che si rincorrono in Italia.

A tal fine si svolge oggi una riunione operativa tra la task force regionale, i dirigenti del Cotugno e i responsabili di tutti i laboratori pubblici oggi attivi”.

Vincenzo De Luca