ORE 11.02 MICROSCOPIO CORONAVIRUS. Quando non servivano più, con l’epidemia a zero in tre province (quasi 4) su 5, De Luca fa comparire i tamponi. Ieri ancora un bassissimo 1,41% di contagiati

19 Aprile 2020 - 10:02

TUTTI I NUMERI, ospedale per ospedale. Ecco quelli che ormai da diversi giorni segnano 0 o al massimo 1 o 2

CASERTA – E alla fine i nostri eroi dopo che il loro capo, l’altro giorno, ha fatto lo sborone nei confronti del suo collega veneto Luca Zaia, (testuale dal monologo n. 46 di De Luca: “lui ha fatto più di 200mila tamponi ma ieri ha avuto 100 casi”) riuscirono, a quasi due mesi dall’inizio della clausura domiciliare, a fare della Campania un posto dove ci si può capire almeno qualcosa di come stiano andando le faccende del Coronavirus.

E meno male, lo ripetiamo per l’ennesima volta, che, al pari di tutte le altre regioni del sud, la malattia non si è diffusa nemmeno per la decima parte rispetto a quanto non abbia fatto al nord, perché nei giorni più pesanti, la Campania faceva al massimo 1300 tamponi lasciando in pratica inesaminata tutta la sua popolazione. Insomma, poteva veramente succedere di tutto fino a contare i morti come si contarono ai tempi della peste raccontata da Manzoni.

Ora che quel volume di contagio, fortunatamente basso rispetto a quello che è successo altrove, scema nei suoi numeri, ora che i 1300 tamponi potrebbero fare meno danni di quanti ne abbiano rischiati di fare un mese fa, De Luca li fa comparire.

Nel report di ieri erano quasi 2500 con 37 nuovi positivi pari all’ 1,42%. Oggi nel report pubblicato ieri sera dopo le 22, i tamponi sono 2893, roba normalissima nelle altre regioni, numero da capogiro qui da noi.

In pratica siamo alla stessa percentuale di ieri: 400 tamponi in più, 4 nuovi positivi in più. Ieri, l’1.42%, oggi l’1,417%. Ciò porta la quota dei positivi a 4029, si tratta di quelli ufficiali cioè con il numero infimo di tamponi fatti in Campania, dato che ce ne sono stati molti altri con la speranza che il virus scemi da solo prima della ormai agognata riapertura, e dato che diverse persone come dimostrano i diversi dati Istat sono morte in casa di Covid senza saperlo.

Pensate un po’ che il 19 aprile, dunque a 50 giorni dall’inizio dell’epidemia più marcata, la Campania non è ancora arrivata a 50mila tamponi attestandosi a 49.187, con una media di meno di 1000 tamponi al giorno, peraltro migliorata tra i 5mila e 400 fatti in queste ultime 48 ore.

Solito giro degli ospedali. Al Cotugno sono stati esaminati 806 tamponi di cui 22, cioè meno del 3%, risultati positivi.

Addirittura un tir di tamponi è arrivato improvvisamente all’ospedale Ruggi di Salerno, passato da uno standard medio di 200 tamponi al giorno, agli 821 analizzati ieri, di cui 4 di questi positivi, dunque meno dello 0,5%. In pratica, al di là di sempre possibili “ritorni di fiamma” a Salerno l’epidemia è pressocchè terminata visto che questo è il terzo/quarto giorno che vengono fuori numeri vicinissimi allo zero se non pari a 0, ma stavolta con l’elemento importante di un numero di tamponi almeno significativo.

Anche all’ospedale civile di Caserta ci sono stati più esami del solito: 157 e ancora una volta nessun positivo. Ciò succede mentre De Luca ieri ha “santificato” la nascita dell’ospedaletto prefabbricato che insieme agli altri due, è costato 12 milioni 267mila euro per 24 posti di terapia intensiva, mentre questa si è pressocchè svuotata a Maddaloni ed è sulla strada di farlo anche nell’ospedale di Caserta.

A limite, Carlo Marino potrà riprendere un’antica idea del simpatico Gigetto Del Rosso e utilizzarlo subito per un casinò.

Per quanto riguarda i due ospedali asl casertani, cioè Aversa e Marcianise, sono stati 124 i tamponi esaminati, ma stavolta 3 positivi sono saltati fuori. Soddisfazione all’ospedale Moscati di Avellino, l’unico, unitamente al Cotugno, realmente in prima linea durante questa epidemia a causa del grave focolaio di Ariano Irpino e di quello meno grave, ma non per questo irrilevante, di Lauro.
Ieri, 149 tamponi analizzati e ancora una volta, per il terzo se non addirittura il quarto giorno consecutivo, nessun positivo.

All’ospedale San Paolo Napoli-Fuorigrotta, due positivi su 74 tamponi, mentre nessun positivo su 67 test effettuati, è stato individuato nel Primo Policlinico universitario Federico II.

Siamo sempre sotto al
2% all’istituto Zooprofilattico di Portici, dovo gli 8 positivi sono usciti fuori da 517 tamponi. All’ospedale di Nola, dove lavorava il sindaco di Saviano Sommese, morto di Coronavirus e il cui funerali hanno acceso pesantissime e non ingiustificate polemiche, ieri si è registrato un solo positivo su 64 tamponi.

Per quanto riguarda l’ospedale civile di Benevento, nessun positivo su 79 tamponi e in una settimana i nuovi malati di coronavirus toccano le due unità e nulla più.
Infine l’ospedale di Eboli un positivo su 35 tamponi effettuati.

Qui sotto il dettaglio del report di ieri

L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:

– Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 806 tamponi di cui 22 risultati positivi;
– Ospedale Ruggi di Salerno: sono stati esaminati 821 tamponi di cui 4 positivi;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: sono stati esaminati 157 tamponi, nessuno dei quali positivo;
– Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise: sono stati esaminati 124 tamponi di cui 3 positivi;
– Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 149 tamponi di cui nessuno positivo;
– Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 74 tamponi di cui 2 positivi;
– Azienda Universitaria Federico II: sono stati esaminati 67 tamponi di cui nessuno positivo;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 517 tamponi di cui 8 positivi;
– Ospedale di Nola: sono stati esaminati 64 tamponi, di cui 1 positivo;
– Ospedale San Pio di Benevento: sono stati esaminati 79 tamponi, nessuno positivo;
– Ospedale di Eboli: sono stati esaminati 35 tamponi di cui 1 positivo.

Positivi di oggi: 41
Tamponi di oggi: 2.893

Totale complessivo positivi Campania: 4.029
Totale complessivo tamponi Campania: 49.187

Napoli, 18 aprile ore 22