La droga dei Muzzoni, la Dda invoca 18 anni di carcere

19 Settembre 2024 - 15:10

Esclusa l’aggravante dell’agevolazione mafiosa

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SESSA AURUNCA – Diciotto anni di reclusione complessivi è quanto richiesto dal sostituto procuratore Maurizio Giordano della Dda di Napoli nel corso della sua requisitoria nel processo per lo spaccio di droga del clan dei Muzzoni dinanzi alla prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta da Francesco Ciocia, con a latere Marzia Pellegrino e Eugenio Polcari.

15 anni di reclusione, è stata la richiesta del magistrato antimafia, Giuseppe Di Lorenzo, 36enne nipote del capoclan Gaetano Di Lorenzo, per il reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti per e 3 anni e 10 mesi di reclusione più una multa di 30mila euro per Giovanni

Bevilaqua, 28enne di Mondragone In merito all’aggravante dell’agevolazione mafiose, il magistrato antimafia ha ritenuto che “i rapporti di parentela con esponenti del clan non è di per sè indice della creazione di una consorteria che agisca per conto del clan” facendo cadere l’aggravante della metodologia mafiosa.