COSE STRANE A CASERTA. I giudici bloccano il passaggio di cantiere tra Isvec e Sieco, la società “orfana” che aveva vinto la gara rifiuti da 12 MILIONI

2 Luglio 2024 - 14:22

CASERTA (l.v.r.) – Con un decreto cautelare, meccanismo previsto dall’articolo 56 del codice di procedura amministrativa, il presidente dell’ottava Sezione del Tar Campania, Alessandro Tomassetti, ha accolto la richiesta di sospensione degli effetti di atti e documenti che hanno portato alla aggiudicazione della gara dei rifiuti al comune di Caserta.

La richiesta è stata presentata dalla Isvec di Ivano Balestriere, attuale società che gestisce la raccolta rifiuti nel capoluogo e sconfitta nella procedura di gara relativa all’appalto da 12 milioni di euro, sempre per il medesimo servizio, da un raggruppamento temporaneo di imprese.

Quindi, le attività di raccolta erano state affidate inizialmente alla Igiene Urbana Evolution di Scafati, che avrebbe avuto il supporto della SI.ECO, con sede a Triggiano, nel barese, tramite una cosidetta Ati, Associazione temporanea di imprese.

Ma, a seguito del recesso alla partecipazione al raggruppamento da parte della Igiene Urbana, solo la società con casa in Puglia è stata nominata per la raccolta rifiuti nella città di Caserta per i prossimi due anni, con un appalto dal valore di 12 milioni e 624 mila euro, in considerazione del fatto che, nonostante l’addio dell’impresa di Scafati, per la commissione di gara la Sieco poteva rispondere a tutti i requisiti previsti, ovvero il contrario di quanto ritiene la società di Balestriere che, infatti, ha presentato ricorso al Tar.

La decisione odierna non sta a significare che la Isvec, difesa dall’avvocato Renato Labriola, ha raggiunto l’obiettivo di vedere annullare la aggiudicazione a Sieco, visto che la decisione nel merito verrà presa ad ottobre dal Tar.

Il decreto emesso, però, ha potuto bloccare gli atti che avrebbero portato all’inizio del passaggio di cantiere con l’impresa barese, a seguito dell’accoglimento di questa richiesta di misura cautelare per motivi urgenti. Tra tre settimane, poi, il Tar deciderà se confermare o meno lo stop all’aggiudicazione fino alla decisione definitiva.

LA DECISIONE DEL TAR CAMPANIA