Crisi economica COVID. Agricoltura, domani presidio dei sindacati davanti alla Prefettura di CASERTA

9 Aprile 2021 - 16:15

CASERTA (Pietro De Biasio) Domani è previsto un presidio davanti alla Prefettura di Caserta di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. Una mobilitazione a livello unitaria che vedrà i lavoratori e le lavoratrici del comparto agricolo impegnati davanti a tutte le prefetture d’Italia, nel rispetto della normativa prevista a contrasto del Covid 19, per evidenziare l’esclusione del settore dai contenuti normativi previsti dal DL Sostegni.

Esclusi da ogni forma di sostegno, i lavoratori e le lavoratrici del comparto agricolo iscritti a Flai-Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, scendono in piazza per far sentire la loro voce e chiedere al Governo maggiore attenzione verso quei lavoratori “essenziali” che, al pari di altre categorie, non si sono mai fermate durante la pandemia. Tra le principali rivendicazioni, la garanzia per l’anno 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019; il bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi; più tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali, eventi distruttivi, parassiti quali Xylella e cimice asiatica; il riconoscimento di una cassa integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione dell’attività di pesca.

Oltre a questi punti, anche la richiesta di riconoscere la “clausola sulla condizionalità sociale” nella Politica agricola comune (PAC), per fare in modo che i contributi europei vadano solo a chi rispetta i contratti di lavoro e le leggi sociali;  la contrarietà al tentativo di semplificare ancora di più l’uso dei voucher in agricoltura, con gravi ricadute sulle tutele e i diritti dei lavoratori e rivendicheremo l’esigenza di rinnovare rapidamente i contratti provinciali di lavoro agricoli, visto che le trattative sono bloccate in quasi tutti i territori e il rinnovo del contratto collettivo nazionale per il settore della forestazione.