Docente investita dal treno. Indagini sul cellulare di Raffaella

11 Maggio 2022 - 09:36

MARCIANISE –  Proseguono le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (sostituto Gerardina Cozzolino) sulla morte delle 55enne insegnante Raffaella Maietta, investita e uccisa da un treno giovedi’ scorso 5 maggio alla stazione di Marcianise; dai primi accertamenti della Polizia Ferroviaria sembrava si trattasse di suicidio, ma i familiari – il marito 67enne Luigi e i figli Tommaso e Katia – non hanno mai creduto a tale ipotesi, e hanno cosi’ nominato gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo che hanno presentato esposto alla Procura.

Le attenzioni degli inquirenti si stanno concentrando sul cellulare della donna, che e’ stato sequestrato dalla Polfer, e che potrebbe contribuire a ricostruire le due ore “decisive”, ovvero dalle 6.30 di mattina, quando la donna e’ rimasta sola a casa dopo che il marito e’ uscito per lavoro (i figli lavorano da anni fuori regione), alle 8.45, quando c’e’ stata la tragedia.

Altro punto di indagine che sara’ probabilmente sviluppato e’ l’ascolto dei due medici con cui la Maietta era in contatto, ovvero il medico di base e lo specialista psichiatra casertana primario di struttura ospedaliera, che a detta dei familiari potrebbero confermare che la donna non aveva disturbi particolari ma un semplice uno stato d’ansia reattiva e che mai aveva manifestato tentativi o idee di suicidio. Sulla vicenda c’e’ comunque il massimo riserbo della Procura e dei legali della famiglia.