Dopo più di 10 mesi, libero dagli arresti domiciliari, l’impiegato dell’Esercito che prometteva posti in cambio di soldi

18 Giugno 2019 - 16:00

CAPODRISE – (tp) Condannato a due anni e 10 mesi per millantato credito il gip Minio ha scarcerato Giuseppe Zarrillo. Il dipendente del Ministero, originario di Marcianise e residente a Capodrise, coinvolto nell’inchiesta sui concorsi truccati nelle forze armate. Secondo le accuse, Zarrillo millantava l’agevole conclusione dello svolgimento dei concorsi pubblici della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria, facendosi promettere, in cambio del suo interessamento, somme di denaro (fino a 20mila euro), prospettando a tal fine la sua capacità di influenzare i pubblici ufficiali deputati alla predisposizione dei test e delle prove di ammissione e, successivamente, di concorso. Zarrillo, assistito dall’avvocato Federico Simoncelli, era detenuto dall’agosto del 2018, prima in carcere e poi agli arresti domiciliari. Da oggi è completamente libero.