ELEZIONI POLITICHE. Salvate il soldato Graz: cercasi gregari, corteggiata anche la Iodice. CENTRODESTRA: Catello Maresca il vaccino per la Zanninite

10 Agosto 2022 - 10:06

CASERTA (g.g.) – Salvate Big Brother, salvate il “Fratellone”, salvate il soldato Graz. Un’invocazione corale, ecumenica si leva dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno……. pardon questa non porta bene, fu scritta quando “quello lì” aveva tirato le cuoia.
Cercasi disperatamente candidato nel maggioritario, che si immoli in nome dell’elezione di Stefano Graziano, il cui ritorno in parlamento è auspicato da tutte le cancellerie d’Europa e da almeno la metà del Congresso americano, sicuramente da quello che hanno presentato un appello – mozione perché il no vax Novak Djokovic possa essere ammesso al tabellone dei prossimi Us Open di tennis. È una lotta contro il tempo. Il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone ha risposto generosamente presente e correrà all’uninominale del Senato. Ma il problema resta quello del candidato alla Camera, forse ancor più importante per la causa, visto che il simbolo della lista del PD al proporzionale sarà stampato sulla stessa scheda del candidato all’uninominale della coalizione.

Dunque, per Graziano, è questione di vita o di morte, è questione di autentica sopravvivenza “mettere a correre” uno o una in grado di aumentare, con un proprio pacchetto di voti personali, la cifra percentuale della coalizione, traslando, in tal modo, parte di questi consensi sulla lista del Pd che oggi, nel proprzonale, del collegio di Caserta e Benevento, rischia di posizionarsi come fanalino di coda, visto e considerato che, sia nei due collegi di Napoli e provincia, sia in quello di Salerno e Avellino il PD riporterà percentuali sicuramente superiori a quelle che la lista che Graziano è sicuro di capeggiare  riporterà nel nostro collegio.

E allora, salvate il soldato Graz.  Ha bisogno, ora o mai più, di ossigeno, di gregari che corrano al maggioritario uninominale per lui più che per se stessi.
Graziano ha pensato a Zannini, poi ha pensato a Santangelo, poi ha pensato che Gianluigi Traettino, indicato da Calenda, fosse utile più a lui che ad Azione, poi, Calenda ha dato una botta e via, poi ha chiamato Maria Luigia Iodice, facendo leva sulle ambizioni compulsive del marito Nicola Scognamiglio, con conseguente incazzatura di Clemente Mastella, la cui moglie Sandra Lonardo è già in parola con Renzi per il posto di capolista al proporzionale che la renderebbe automaticamente una diretta competitor di Graziano.

E allora, qui ci vuole un facilitatore. E chi c’è come facilitatore in servizio permanente ed effettivo meglio di Carlo Marino. Ci pensa lui, il sindaco di Caserta, che, con Graziano, ci ha  litigato, ma “solennemente”, un paio di volte nella vita, soprattutto il 30 dicembre 2012, all indomani dell’esito delle primarie del Pd, che lasciarono fuori Graziano dalle elezioni politiche del 2013 anche a causa della candidatura di Carlo Marino, che secondo big Brother gli tolse voti decisivi.

Liti sempre superare per via naturale, perché Graziano e Marino sono, per biologia, politici e persone assolutamente simili. Per cui, non stupisce vedere il sindaco di Caserta, impegnato, anche stasera, a convincere Traettino affinché si candidi lo stesso, stavolta non in quota Calenda, ma nella scuderia del Pd.

IL CENTRODESTRA. Per quanto riguarda la coalizione di Meloni, Salvini e Berlusconi, il primo nome saltato fuori per il maggioritario è quello del magistrato Catello Maresca, che ha corso per la carica di sindaco di Napoli e che ora il centrodestra potrebbe candidare nel collegio di Aversa, che comprende anche tutto l’agro aversano e, dunque, Casal di Principe, San Cipriano e quella Casapesenna, che, ancora ricorda l’immagine, la fotografia di Maresca, fermo lì, all’alba, davanti alla casa bunker di Michele Zagaria, da lui  inseguito, braccato per anni e con cui, quel 7 dicembre 2011, davanti a quella casa, raccolse i frutti di un lavoro lungo, difficile e certosino.
Maresca non sarebbe affatto uno sconosciuto nel collegio in questione, anzi, il suo nome è nettamente più noto in provincia di Caserta, per la quale ha combattuto da magistrato della Dda, che nella città di Napoli, dove ha provato invano a battere l’esercito dei “preferenzieri”, deluchiani e non, nella disponibilità, di Manfredi, facile vincitore della contesa dell’anno scorso.

Maresca potrebbe contare su riferimenti solidi anche a Cellole, Sessa Aurunca e c’è chi è pronto a scommettere che la discesa in campo di Maresca terrebbe buono, riparato e coperto Giovanni Zannini, che un ruolo elettorale potrebbe svolgerlo visto e considerato che, negli ultimi  anni, ha arruolato un numero record di sindaci dell’ agro aversano, mettendo in piede una struttura clientelare e assistenzialista senza precedenti nella storia di questa provincia,  e visto che anche la “sua” Mondragone fa parte del collegio di Aversa.

Staremo a vedere.