Estorsioni a raffica del clan dei Casalesi. Dura condanna per i due ras di Aversa e Lusciano

16 Novembre 2021 - 16:26

E’ stata pronunciata a conclusione del rito abbreviato, dal gip del tribunale di Napoli Nicoletta Campanaro. Diversi gli imprenditori taglieggiati che si sono costituiti parte civile. La coppia di camorristi fu arrestata nel giugno scorso

 

 

AVERSA Nove anni e 4  mesi di reclusione per Luigi Cirillo e Giovanni Natale accusati d i una serie di estorsioni e tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso,c consumate ai danni di imprenditori commerciali dell’agro aversano e del nord napoletano.

La sentenza è stata pronunciata stamattina dal gip del tribunale di Napoli Nicoletta Campanaro a conclusione del processo con rito abbreviato celebrato ieri.

Luigi Cirillo, 53 anni di Aversa e Giovanni Natale, 51 anni di Lusciano, furono arrestati dai poliziotti della squadra mobile della questura di Caserta lo scorso 4 giugno a conclusione di un’indagine che stabilì la loro responsabilità nell’attività criminale di tipo estorsivo realizzata con l’utilizzo sistematico del marchio del clan dei Casalesi, al quale, sicuramente i due sono connessi. Anzi, per quanto riguarda il ras luscianese Giovanni Natale è nota la sua militanza all’interno del gruppo Schiavone, cioè quello principale del clan dei Casalesi. Luigi Cirillo è stato difeso dagli avvocati Giuseppe Stellato e Gaetano Laiso, Giovanni Natale dal solo Gaetano Laiso. Due delle parti offese, cioè Nicola

Conte e Francesco Conte, imprenditori del settore edile di San Marcellino sono stati rappresentati in giudizio dall’avvocato Mario Griffo.