FALTI ATTESTATI DI VERIFICA ALL’OSPEDALE DI CASERTA. La Procura chiede il processo per 26. TUTTI I NOMI

21 Gennaio 2021 - 17:56

CASERTA – Falsi attestato di verifica per alcuni servizi nell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, la Procura di Santa Maria Capua Vetere vuole il processo per 26 persone coinvolte nell’inchiesta.

Il pubblico ministero ha depositato l’atto di Appello contro la sentenza di non luogo a procedere per: Grazialaura Saudella, di Caserta; Angelina Feola, di San Nicola la Strada; Andrea Schettino, di Caserta; Domenico Valentino, di Piana di Monte Verna; Giovanni Bamundo, di Casal di Principe; Donato Ferraiuolo, di Caserta; Margherita Agresti, di Caserta; Fabio Ventresino, di Napoli; Michele Tarabuso, di Caserta; Antonella Sommese, di Nola; Paola Carli, di Portici; Pasquale Ragosta, di Ottaviano; Giuseppe Salzillo, di Portico di Caserta; Alberto Tessitore, di Macerata Campania; Danilo Lisi, di Caserta; Giuseppe Napolitano, di Nola; Vincenzo De Angelis, di Casagiove; Carla Casella, di Caserta; Massimo Del Grosso, di Caserta; Pasquale Manica, di Falciano del Massico; Nicola Giaquinto, di Caserta; Orlando Cesarini, di Alife; Luca Pagano, di San Cipriano d’Aversa; Pasquale Picazio, di Caserta; Bartolomeo Festa, di Sessa Aurunca; Luigi De Angelis, di Caserta.

Gli indagati vennero intercettati nell’ambito di un altro procedimento penale relativo alle ingerenze del clan dei Casalesi all’interno del nosocomio del capoluogo. Da questa indagine ne nacque un’altra relativa alle false attestazioni di verifica su servizi svolti da aziende esterne all’interno dell’ospedale civile di Caserta. In quest’occasione la Procura scoprì che non solo tutte le gravi irregolarità nell’esecuzione dei servizi non venivano applicate delle penali ma che gli affidamenti venivano anche prorogati.