Folklore alla Regione Campania. De Luca fa rispondere all’assessore alle Attività Produttive a un’interrogazione di Zinzi sulla tubercolosi

27 Luglio 2018 - 13:23

CASERTA – Quello che avevamo da dire su questa vicenda tra le altre cose sollevata da noi con i 5 casi di Castel Volturno (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO), l’abbiamo scritto nel titolo e nel sommario. Qui sotto il comunicato stampa.

Non c’e’ alcun focolaio di tbc in provincia di Caserta“. Lo assicura Antonio Marchiello, assessore alle Attivita’ produttive della Regione Campania, rispondendo all’interrogazione di Gianpiero Zinzi di Forza Italia, in merito a una ipotetica “recrudescenza di tubercolosi” in provincia di Caserta.

Sono casi singoli – dice Marchiello – che rientrano nella normalita’ perche’ la tbc, per quanto debellata, esiste un ceppo che in qualsiasi momento puo’ venir fuori“. “Negli ultimi sei mesi nessuna famiglia – spiega – e’ stata presa in carico dalla struttura sanitaria Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, ne’ come visita ambulatoriale ne’ come ricovero, cosi’ come certificato dai vertici del nosocomio“.

Dal mese di giugno ad oggi – prosegue – sono stati ricoverati in regime ordinario tbc polmonare quattro persone residenti in altri Comuni e non a Castel Volturno“. “Nessuno di essi – conclude – proviene da quella zona e non svolge attivita’ agricola o di pastorizia“.

A sollevare in aula la questione era stato Gianpiero Zinzi, consigliere regionale di Forza Italia, che aveva presentato l’interrogazione alla quale ha risposto Marchiello. “Vogliamo

capire – ha affermato Zinzi – se questi casi sono provenienti da una stessa area, nel caso specifico provenienti da Castel Volturno e se e’ un fenomeno circoscritto visto che sapevano tutti che la tbc in Occidente e’ debellata, oppure se proviene da una massiccia immigrazione irregolare“. “Vorremmo capire – ha aggiunto – se le persone sono state colpite da un ceppo animale o umano“. A Zinzi ha risposto Marchiello.