Fratelli di CASERTA condannati per aver picchiato infermiere e medico consigliere comunale
11 Dicembre 2024 - 12:27
CASERTA – Il Gup Giovanni Caparco ha condannato Emanuele e Gennaro Coppola, originari di Caserta, accusati di aver picchiato nel pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta un infermiere e Domenico Natale, medico e attualmente consigliere comunale del capoluogo.
Il processo, conclusosi nelle scorse ore, è stato celebrato con il rito abbreviato, procedura comporta uno sconto di pena di un terzo in caso di condanna, ma prevede che vengano utilizzate solo le prove acquisite durante le indagini e presenti a fascicolo, senza la formazione della prova stessa in dibattimento, come avviene nel rito ordinario.
Tre anni e otto mesi per Emanuele Coppola, pena leggermente più grave per Gennaro Coppola, condannato a 4 anni e quattro mesi, con l’esclusione dell’aggravante delle lesioni gravissime.
In aula erano presenti il legale del medico Natale, l’avvocato difensore dei Coppola, Alfonso Iovino, e l’avvocato Gennaro Masiello, in sostituzione della professionista nominata dall’infermiere aggredito, l’avvocato Rosa Piscitelli.
LA VICENDA
Nell’agosto del 2020, i fratelli si recarono presso il pronto soccorso dell’ospedale di Caserta dopo che uno dei due era rimasto ferito in un incidente stradale. Mentre si trovavano in sala d’attesa, decisero di prendersela con un medico, ora in pensione, ovvero l’attuale consigliere comunale Domenico Natale, e un infermiere, che in quel momento era di passaggio, poiché destinati alle cure di un paziente positivo al covid e che stavano attraversando l’area di aspetto.
Fino a quel momento, però, solo qualche urla e delle ingiurie, qualcosa di deprecabile, ma che restava nel novero di comportamenti non violenti. Mentre il dottore riusciva a rientrare nell’area chiusa del triage, l’infermiere veniva fermato dai due fratelli e provava a calmarli.
Dopo un’iniziale riappacificazione, però, l’operatore dell’ospedale del capoluogo veniva aggredito con forza dal fratello dell’uomo ferito, venendo colpito a pugni schiaffi. Ma non solo. Anche l’altro germano, fino a quel momento seduto dolorante su una sedia a rotelle, scattava in piedi e partecipava al pestaggio dell’infermiere.
Una violenza che ha provocato il ricovero dell’infermiere e una prognosi riservata di cinque giorni per il dipendente sanitario.
Gravi danni all’udito per l’uomo, un abbassamento delle funzionalità dell’organo uditivo attestato anche dal consulente nominato dalla procura, il dottor Omero Pinto, che ha confermato nella sua perizia la correlazione tra l’aggressione subita e le conseguenze sulla salute dell’uomo.