GOMORRA 5. Ecco altri i nomi con relative somme di imprenditori che pagavano il clan Piccolo-Quaqquarone ma anche…

21 Giugno 2019 - 18:35

MARCIANISE (g.g.) – L’ennesimo elenco di imprenditori vessati dalla camorra marcianisana, è quello sgranato da Giuseppe Pettrone, uno dei collaboratori di giustizia di prima fascia, provenienti dalla fazione Piccolo-Quaqquarone. Lo pubblichiamo perché il nostro obiettivo è quello di far capire quanto fosse radicato, totalizzante il controllo del territorio dell’economia da parte della malavita organizzata in questa provincia.

Dunque, Pettrone nomina questi imprenditori perché, a suo dire, avrebbero pagato regolarmente il pizzo ai Quaqquarone. Il pentito le chiama le “estorsioni storiche“: si va dal solito Salvatore Bizzarro (pagava 7 mila euro ai Piccolo, ma versava anche ai Belforte), ai due imprenditori di Caserta Mario Pagano Granata (Sace, monnezza) e Bove, già citati in un precedente articolo, da Auto Piccirillo con la sua storica concessionaria di Portico di Caserta, oggi replicata all’ingresso di Santa Maria Capua Vetere, in un’area condivisa con l’area di Curti (1500 euro tre volte l’anno).

Il nome nuovo, non emerso fino ad oggi è sicuramente quello dell’imprenditore edile Pezone, molto noto a Caserta e molto quotato presso l’amministrazione comunale di Carlo marino e soprattutto presso il super-dirigente Franco Biondi, che lo ha supportato nei vari insediamenti Eurospin e anche nel parco commerciale costruito tra il Parco degli Aranci e San Clemente. Il

citato Pezone veniva “agganciato nella zona della chiesa di Lourdes, nel rione Acquaviva. Il resto potrete leggere qui nello stralcio dell’ordinanza.

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA