I NOMI. CAMORRA. 14 ARRESTI. E in manette finisce anche un insospettabile: è un vigile urbano

12 Marzo 2024 - 13:57

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Per chi li conosce sono spiazzanti le accuse mosse nei confronti di Raffaele Cristiano e del figlio Antonio.

Eppure questa mattina sono tra le 14 persone arrestate – 13 in carcere, una ai domiciliari – nell’ambito di un’operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna.

Secondo le accuse degli inquirenti, Cristiano padre e figlio sarebbero legati al clan Angelino di Caivano. Un collegamento che sarebbe stato cementato dal rapporto matrimoniale tra Antonio Cristiano e la nipote di Antonio Angelino, ovvero il boss.

Abbiamo definito un arresto “insospettabile” perché Raffaele Cristiano a San Cipriano è una persona molto attiva nel sociale, il cui impegno è spesso sottolineato e usato come esempio positivo. L’arresto questa mattina dell’uomo, agente della Polizia Locale di San Cipriano d’Aversa, in servizio come ausiliare della sosta, lascerà sorpresi in tanti.

Raffaele ed Antonio Cristiano hanno già scelto l’avvocato che li seguirà in questo non certo facile percorso, ovvero il legale casertano Domenico Della Gatta.

I militari hanno eseguito  un provvedimento di applicazione di misura cautelare, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Le accuse, per gli indagati, sono associazione di tipo mafioso,  estorsione e tentata estorsione. In particolare, dalle attività investigative sarebbe emersa la perdurante operatività del sodalizio criminale “clan Angelino”, egemone nel campo delle richieste estorsive in danno di imprenditori e commercianti in Caivano e territori limitrofi.