Il 6 e 7 giugno partono le preselezioni dei concorsoni della Provincia: Magliocca, lettori ottici e il nostro occhio alle fughe di notizie sui quiz. La fondazione e…

28 Maggio 2022 - 13:56

CASERTA – Il 6 e il 7 giugno cominceranno le preselezioni dei diversi concorsi banditi dall’amministrazione provinciale di Caserta, che hanno costituito elementi strumentali molto importanti di costruzione del consenso elettorale a favore del presidente della provincia Giorgio Magliocca e del consigliere regionale Giovanni Zannini, che lo eterodirige da qualche tempo.

Facciamoci il segno della croce: l’amministrazione provinciale di Caserta, soprattutto per quello che è risultato dall’indagine ormai notissima condotta dalla Procura della Repubblica di Benevento per quello che è successo nella Gisec, per l’incarichificio per decreto presidenziale in servizio permanente effettivo, può essere considerato un ente al di sopra di ogni sospetto?

Secondo noi, assolutamente no.

Un’affermazione molto seria, molto grave, di cui ci assumiamo la piena responsabilità, e che siamo pronti, eventualmente, a spiegare portando quintali di prove documentali e testimoni in ogni sede.

Le preselezioni le farà un soggetto giuridico che ha pensato bene di costituirsi in fondazione, parliamo della Logos Pa, che in Italia di per sé non rappresenta certo una garanzia di linearità (vogliamo parlare delle fondazioni bancarie?).

Essere fondazione ha significato che il popolo dei cittadini e dei contribuenti non ha potuto conoscere un’acca relativamente alla sua governance, visto e considerato che le partite Iva delle fondazioni non trovano riscontro nelle piattaforme telematiche delle camere di commercio, che non emettono visura.

Riteniamo che il metodo “concorso Guardia di Finanza”, cioè quello dei figuranti che vanno al posto di chi il concorso lo deve sostenere realmente, così come ha smascherato una recente inchiesta di una Procura della Repubblica, non dovrebbe essere applicabile da noi, visto e considerato che il contesto di un concorso nazionale è diverso e meno rischioso di quello di un concorso che ha una connotazione prevalentemente locale, quindi con un grado di conoscenza tra i partecipanti decisamente più alto.

Poi ci sono il secondo e il terzo punto. Al presidente Magliocca chiediamo: la fondazione con sede operativa a Reggio Calabria e sede legale a Roma, essendo un ente che si occupa di questo, cioè delle preselezioni obbligatorie in concorsi pubblici con più di 80 partecipanti, sarà sicuramente dotata di quei lettori ottici, ormai abbastanza diffusi, che determinano l’esito nel giro di pochi minuti e, alla contestuale presenza dei concorrenti. Sicuramente ce l’avranno e sicuramente i fogli con le risposte ai quiz non saranno portati da nessuna parte, a meno che pure il lettore ottico utilizzato per l’amministrazione provinciale di Caserta non vada a corrente, bensì a ricotta, e allora non resta che il suicido.

Terzo ed ultimo punto: sapete come funziona agli esami di Stato di maturità? In tanti ritengono di essersi collegati all’area giusta che consente di violare le strutture criptate del Ministero della Pubblica Istruzione contenenti le tracce d’esame. Nel 90% dei casi è stato rappresentazione di costume, folcloristica e infondata. Qualche volta, invece, le tracce erano conosciute già prima.

Su questo, sappiate bene, che l’intelligence di CasertaCE è già all’opera.

Ci chiediamo quando finiranno questi concorsi le cui preselezioni sono gestite da società private e fondazioni misteriose che si sono aggiudicati l’appalto e che dunque si trovano in una condizione di dipendenza di fatto rispetto agli enti pubblici per i quali vanno a lavorare.