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Il comune di CASERTA è un’associazione a delinquere. All’impresa che gestisce la mensa scolastica regalato un milione di euro a colpi di PROROGHE

22 Gennaio 2019 - 12:15

CASERTA (g.g.) – E’ inevitabile, ineluttabile che il denaro pubblico debba essere speso in maniera indegna dai comuni casertani. Ovviamente dato che si tratta di un’eccellenza territoriale il capofila di questa non può che essere il capoluogo. E allora viva la proroga, la comodità extra contrattuale che può essere riassunta in un antico spot pubblicitario dei fustini Dixan: “Ne paghi uno, ne prendi due“.

In questo caso la parafrasi trasforma il meccanismo nel seguente modo: “Vinci una gara e te ne aggiudichi due“. Nel senso che la SA.GI.FI., titolare delle mense dell’asilo e delle scuole elementari e medie, quelle di competenza del comune di Caserta, ha visto scadere il suo contratto lo scorso 30 giugno. Quei “fresconi” del comune di Caserta, meglio chiamarli così, per non chiamarli diversamente, sapete che hanno fatto? Se ne sono fottuti. Hanno fatto scadere il contratto senza muovere un dito, senza affrontare il loro dovere di calibrare i tempi per una nuova gara d’appalto. D’altronde, se un contratto scade il 30 giugno, ti muovi dall’aprile precedente, quantomeno per apparecchiare le premesse, le basi amministrative per la nuova gara. E invece no. Siccome le scuole erano terminate, ovvero questa è la scusa, Biondi, Natale e compagnia si sono ricordati il 27

settembre di avviare la procedura di gara presso l’ASMEL-ASMCOMM, la stazione appaltante (a nostro dire discutibilissima) di cui oggi si serve il comune di Caserta.

Il 28 settembre, manco a dirlo, viene firmata la proroga di 3 mesi con definizione di corrispettivo pari a 390 mila euro. Ora, siccome ci hanno rotto i coglioni per anni dicendo che la stazione unica appaltante andava mollata a causa dei suoi tempi biblici e che dunque l’adesione all’Asmel si sarebbe tradotta in condizioni diverse e in grado di evitare l’uso e l’abuso dello strumento della proroga e siccome ci hanno raccontato questa cosa per anni, vi comunichiamo che da 27 settembre sono trascorsi 4 mesi e la gara non è stata ancora realizzata. Per cui, altro giro, altra proroga.

Questa volta dal 7 gennaio alla fine della scuola, cioè giugno. E così ci siamo mangiati tutto l’anno scolastico senza colpo ferire e senza l’incomodo di una gara dalla SA.GI.FI. con l’erogazione di altri 590 mila euro che, aggiunti agli altri 390 mila, fa 980 mila euro, cioè un milione di euro. Un milione di euro dati ad un’azienda che se li è garantiti, non se li è sudati attraverso la legittimazione giuridica di una gara. Ma la barzelletta più grande è rappresentata dalla durata del contratto collegato alla nuova gara: “2018-2023”. Ma se vi siete mangiati con la proroga già un anno preciso, anche la durata del contratto dev’essere modificata. Magari così facciamo un’ulteriore integrazione di documentazione e ci mettiamo un altro paio d’anni e a questi della SA.GI.FI. concediamo serenamente un altro paio di milioni, tecnicamente criminogeni.

Quando noi scriviamo che questo è un comune fuori legge,m scriviamo anche poco, perché qui stiamo andando al di là di ogni plumbea immaginazione.

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