Il Comune di CASERTA vuole affidare ai privati Villa Maria Carolina, a due passi dalla Reggia. WWF, LIPU e Italia Nostra chiedono spiegazioni

2 Ottobre 2020 - 16:07

CASERTA (pasman) – La recente vicenda dell’affidamento a terzi della villa pubblica Maria Carolina e la conduzione farsesca dei consigli comunali fanno ben intendere che l’ultimo anno di consiliatura della giunta Marino sarà dedicato a completare la svendita forsennata del patrimonio comunale e cittadino che è stata una sua costante. Con la motivazione di dover fare cassa e di non avere le risorse per la gestione dei propri beni, adoperata come un grimaldello in tutte le operazioni di questo segno, aspettiamoci che il Comune possa mettere in leasing per ricevimenti e feste varie persino quell’ormai inutile aula delle assise. E già tremiamo per quello che potrà combinare quel carrozzone della Fondazione San Leucio messo in piedi senza una plausibile ragione.

Quali siano gli interessi particolari sottesi a tale sciagurata linea politico-amministrativa non è facile dirlo, ma non impossibile immaginarlo. Tuttavia una cosa è certa: non si discostano da quelli dei privati che se ne avvantaggiano e nulla hanno a che vedere con l’interesse pubblico generale.

L’organo di governo del capoluogo, preso dagli affari di impronta economico-commerciale, non trova modo di garantire un minimo di vivibilità della città, abbandonata a se stessa e svenduta, come si diceva. Versato nel centro come in periferia altro cemento in varie forme e maniere, nulla in realtà gliene importa dei servizi sociali o del verde.

E questo ultimo progetto dell’assegnazione in gestione della villa Maria Carolina, a cui accennavamo, dice un poco tutto. Ricalca pressappoco quel piano per la realizzazione di un centro di accoglienza turistica che con la giunta Del Gaudio si sarebbe voluto realizzare in quell’area adiacente allora appannaggio delle bancarelle de la Porchetta-Peppe 2. Come a dire che il partito dell’accaparramento commerciale e monopolistico dei visitatori legati alla Reggia non è mai domo, a dispetto di un tessuto di accoglienza turistica cittadino più che autosufficiente.

La lettura della relativa determinazione dirigenziale (n.1341 del 9 settembre 2020) che dirama l’avviso dell’affidamento in gestione della struttura, nella sua langue de bois, mostra sino a che punto può giungere l’argomentazione imbonitoria.

Prendiamo fior da fiore. Il documento afferma che l’amministrazione comunale …si è sempre caratterizzata …a sviluppare l’attrazione turistica e commerciale…e che le sono pervenute “…variegate richieste di utilizzo dell’area…”. Come mai, viene istintivamente da osservare, se la villa è destinata a parco pubblico e da chi sono venute queste richieste e per quale singolare ispirazione, quasi da insider trading. Si dice che la struttura è “…nei pressi della Reggia Vanvitelliana… “, che suona un buttare avanti le mani per prevenire l’obiezione che la stretta vicinanza, invece, con il monumento rende incompatibile ogni attività di comune intrattenimento. Si parla genericamente di realizzare specifiche attrazioni, di funzioni complementari, di installazione di nuove strutture, in un calderone indistinto che permetterebbe di fare qualsiasi cosa e per cinque anni e più. Il casertano che volesse passeggiare in quel verde si arrangi e vada da un’altra parte.

La più bella, poi, è quando si afferma che il Comune intende affidare in gestione la struttura a quelli che non può fare a meno di chiamare con il nome proprio di operatori economici o anche operatori commerciali. Poi ci infila, per contentino e sapendo che sono esclusi a priori proprio dalle condizioni dispari di partenza, cooperative sociali, comunità terapeutiche, e persino le associazioni di protezione ambientale, chiamate in certo qual modo a tradire se stesse, considerato che la villa è una delle poche ed esigue aree verdi del capoluogo e che si vuole spogliare. Le quali, per giunta, potrebbero  attendere altrove ai propri compiti istituzionali in posti più confacenti a sé. Il colmo si registra quando si elencano, tra gli obblighi del futuro concessionario, quello del rifacimento del manto erboso della parte di area attualmente utilizzata per eventi e manifestazioni, dimenticando che il ripristino dei luoghi utilizzati per la specie dovrebbe già essere previsto in capo all’usuario. E colmo dei colmi, per la loro intima contraddizione in termini, sono le previsioni sconcertanti secondo cui l’affidamento sarebbe finalizzato a, letteralmente:

  • “salvaguardare l’ambiente ed il patrimonio naturale, promuovendo il parco quale luogo in cui fare esperienza del contatto con la natura e diffondere la sensibilità per la tutela della biodiversità”, magari mentre si consumano il panino e birra venduti lì: un’autentica presa per i fondelli !
  • mantenere fruibile il parco per la cittadinanza, permettendo l’accesso libero e gratuito almeno in parte di esso”. Ah sì e grazie tante, allora.
  • “garantire la sicurezza delle persone che frequentano il parco”. Ma va, guarda tu!

Rispetto ad un’iniziativa tanto proterva non potevano mancare le reazioni. E difatti se ne sono registrate molte da parte delle persone e delle associazioni casertane più avvertite. Ci dispiace solo che, date le premesse, resteranno lettera morta.

Oggi pubblichiamo la lettera diffusa congiuntamente da Italia Nostra, dalla Lipu e dal WWF di Caserta, associazioni naturalistiche che hanno a cuore la tutela ambientale non meno di quella che si intesta la giunta comunale cittadina, che fanno motivatamente appello perché non si compia quest’ennesimo ed autentico scempio ai danni della città.

Al Segretariato regionale Mibact per la Campania
Via Eldorado , 1 – 80132 -Napoli   

Alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento   Palazzo Reale Caserta

Al Sindaco del comune di Caserta, avv. Carlo Marino

Agli organi di stampa

Oggetto: Avviso  per la manifestazione di interesse per l’affidamento in gestione del parco pubblico, Villa Maria Carolina – Caserta Determina Dirigenziale 1341 del 09/09/2020

Le sottoscritte Associazioni,

ITALIA NOSTRA onlus, Caserta, sezione “Antonella Franzese, Via Colombo 36, Caserta

WWF Caserta, Via Fratelli Correra, 8 81100 Caserta

LIPU, via Alcide De Gasperi 18, 81020 San Nicola (CE)

Premesso che

  • la Villa Maria Carolina è stata realizzata a seguito di uno scambio delle aree corrispondenti tra il Comune di Caserta e il Demanio militare per permettere la costruzione delle residenze dell’aeronautica, in area non vincolata rispetto alla Reggia di Caserta
  • la realizzazione di questa Area- destinata a verde pubblico, dotata di alberi di alto fusto anche di pregio e aree coltivate a prati – nasce dalla utilizzazione di finanziamenti europei pari a circa 31 milioni di euro che prevedeva la realizzazione nella area ex velivoli degli alloggi e infrastrutture per l’aeronautica in modo da liberare parte degli appartamenti della Reggia con i fondi del PIT Città di Caserta 2000 – 2006.
  • nella scheda di progetto, punto 8, Fase 5 si legge: l’Intervento di recupero e riqualificazione delle aree liberate, creerà aree a verde attrezzato, nelle superfici occupate dai manufatti demoliti. In particolare, le aree a verde occuperanno una superficie complessiva di circa 50.000 metri quadri. Per quanto attiene alle essenze arboree che saranno poste a dimora nell’ambito dell’intervento in esame si precisa che queste saranno tutte di specie autoctone. L’intervento, nel suo complesso, non sarà invasivo nei confronti delle attività che attualmente vengono svolte nell’area in oggetto e sarà rispettoso del piano della mobilità della zona interessata. Si precisa, infine, che i costi di gestione saranno a carico dell’Amministrazione.
  • contrariamente a quanto progettato e finanziato, l’area non è stata fin qui adeguatamente valorizzata come verde attrezzato aperto ai cittadini e fruibile per attività ricreative e salutistiche in una città che detiene il primato negativo di verde per abitante molto inferiore a quello previsto per legge regionale .
  • l’area non è attrezzata adeguatamente per accogliere il pubblico visto che non possiede nemmeno i servizi igienici. 

Visto

  • l’Avviso  per la manifestazione di interesse per l’affidamento in gestione del parco pubblico, Villa Maria Carolina, pubblicato dall’Amministrazione comunale di Caserta – Determina Dirigenziale 1341 del 09/09/2020

Considerato che

  • l’Avviso pone eccessiva attenzione alla realizzazione di “attrazioni turistiche e commerciali” piuttosto che agli aspetti naturalistici, paesaggistici e alla funzione ambientale e ricreativa propria delle aree verdi (tant’è che non si parla mai né di riqualificazione del verde né di nuovi impianti). Questa attenzione è confermata dal fatto che l’affidatario può porre in essere “qualsiasi attività economica compatibile”;

Preso Atto che

  • esempi di mala gestione di parchi pubblici affidati a privati sono stati fallimentari per la inadeguata sorveglianza pubblica (vedi vtta Giaquinto, prima del suo abbandono, dove il gestore addirittura faceva scorrazzare mezzi a motore e non effettuava nessun lavoro di manutenzione)
  • tale avviso denota l’assenza di qualsiasi pianificazione della gestione del verde pubblico nell’ambito di una visione d’insieme, nonostante le indicazioni delle linee guida della gestione del verde pubblico espresse nel Decreto del 10 marzo 2020 dal Ministero dell’Ambiente CAM e stante la natura inderogabile dei CAM (criteri minimi ambientali) fissati nella legislazione vigente

Tanto ciò premesso

le sottoscritte associazioni denunciano il rischio elevato che l’area verde “Villa Maria Carolina”, nonostante la sua destinazione a verde pubblico possa divenire il luogo di parchi giochi, mercatini, giostre e qualunque altra amenità economicamente favorevole e quindi perdere la sua principale funzione sociale e ambientale.

Chiedono

pertanto, che l’amministrazione Comunale – come previsto dal progetto originario finanziato con soldi pubblici – conservi la gestione diretta dell’area verde, concedendone l’uso occasionale e limitato per eventi sportivi e culturali a recupero delle spese di gestione.

Caserta 30 settembre 2020

Italia Nostra Caserta , Maria Rosaria Iacono, presidente sezione di Caserta Antonella Franzese, [email protected];

WWF Caserta, presidente Raffaele Lauria [email protected]; [email protected];

LIPU Caserta, delegato provinciale, Matteo Palmisani, [email protected];