Il mercato della cocaina tra nomi in codice e Postepay. Finiscono a processo 18 persone. TUTTI I NOMI

11 Febbraio 2023 - 16:47

Lo spaccio di droga aveva il suo centro tra l’agro Aversano e le città di Caivano, Frattaminore e Afragola

GRICIGNANO D’AVERSA – Sono stati tutti rinviati a processo i 19 indagati, ritenuti parte di un gruppo dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Rinvio a giudizio, dicevamo, eccezion fatta per Salvatore Ianniello, la cui posizione è stata stralciata a causa di un difetto di notifica e se ne parlerà del possibile rinvio a giudizio il prossimo 30 marzo.

Questo è quanto è stato deciso ieri, venerdì, dal giudice per l’udienza preliminare Sarno del tribunale di Napoli.

Del gruppo, operante tra le province di Napoli e Caserta fa parte anche Francesco Carusone, 43enne di Gricignano di Aversa, volto già noto alle forze dell’ordine proprio per spaccio.

Le indagini, coordinate dalla direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno portato alla luce questo sodalizio guidato dal capo famiglia Leodato di Caivano, Michele, assieme ai tre figli, Maria Flavia, Vincenzo Pio e Aniello.

Un gruppo che, come è emerso dall’inchiesta, ha saputo restare al passo con i tempi, visto che spesso e volentieri i pagamenti dei clienti avvenivano anche tramite ricariche Postepay.

Gli accordi per la gestione dello spaccio erano gestiti via telefono, con l’utilizzo di una terminologia che pareva essere volutamente segreta, ma che è stata scoperta dai carabinieri e dai pubblici ministeri della Dda.

“Tute, “benzina”, “pannolini”, “vino”, “prosecco”, “panettoni”. Questi i nomi in codice per far capire ai propri clienti che c’era la possibilità di acquistare droga, per lo più cocaina.

Ad esempio, una delle frasi captate dagli inquirenti riguarderebbe un presunto scambio di macchine a noleggio o di intonaco. In un’intercettazione, Michele Leodato e Francesco Sagliano, uno degli imputati, parlavano di “portare tutta la mia pittura indietro“, riferendosi, però, a della cocaina.

Tra i professionisti presenti nel collegio difensivo, la nota avvocata casertana Mirella Baldascino e i legali Silvio Ferro e Gaetano Orabona.

I NOMI:

Vincenzo Ianniello, Angelo Ianniello, Andrea Ianniello, Enrico Marrandino, Francesco Carusone, tutti di Gricignano di Aversa; Pasquale Russo di Carinaro; Michele Leodato, Maria Flavia Leodato, Aniello Leodato, Luigia Biello, di Caivano; Raffaela Panico e Giuseppe Tucillo, di Afragola; Francesco Sagliano, di Marano; Maurizio Cimmino, di Cardito; Pasquale Landolfo e Salvatore Lucaioli di Frattaminore, Gennaro Martellotta, di Pozzuoli; Giuseppe Gennaro Conte, di Viareggio.