IL PNRR DELL’ABILE COLOMBIANO DI SAN MARCELLINO. Dieci ditte invitate, ne risponde solo una. E il figlio di Gennaro Pitocchi fa bingo nell’appalto da 1 milione e 400 mila euro

3 Luglio 2023 - 18:43

In calce all’articolo la determina della “solita” Cuc dell’Area Nolana che ci chiediamo quali caratteristiche possegga per indurre comuni dell’agro Aversano a utilizzare i suoi servigi. Sicuramente è sfigatissima perché per la seconda volta in poche settimane sorteggia 10 aziende e nove non presentano offerte

SAN MARCELLINO (g.g.) – -Qual è il discrimine, il motivo che oggi può portare un comune casertano, nel caso specifico quello di San Marcellino a scegliere un soggetto giuridico piuttosto che un altro nell’obbligatoria procedura di attribuzione di una gara d’appalto?

Noi non lo sappiamo, ma da qualche tempo abbiamo conosciuto i criteri di azione di una centrale unica di committenza, con sede in provincia di Napoli, che è la Cuc dell’Area Nolana.

Non è che l’abbiamo fatto apposta, ma ultimamente, scorrendo i siti dei comuni dell’agro Aversano, San Marcellino, ma anche Gricignano d’Aversa, abbiamo scoperto che entrambi questi enti utilizzano la Centrale di committenza dell’Area Nolana e non, come potrebbero fare, quella messa a disposizione obbligatoriamente dall’amministrazione provinciale o dal comune capoluogo. Né hanno ritenuto, sempre gli stessi comuni, di unirsi per creare una autonoma centrale di committenza, così come è successo nella zona dell’alto Casertano dove, però, le cose sono finite piuttosto male, con l’esplosione del caso giudiziario sugli appalti dei comuni di Dragoni, Alvignano, Castel Campagnano e non solo, con diversi avvisi di garanzia diretti ad imprenditori e tecnici comunali.

Ma ci deve essere qualcosa che ha indotto i sindaci di San Marcellino, Anacleto Colombiano, e Gricignano, Vincenzo Santagata, a spostarsi addirittura a Nola per realizzare le gare d’appalto.

A dire il vero, la caratteristica che noi abbiamo ravvisato – ma questo non vuol dire assolutamente che Colombiano e Santagata abbiano scelto la suddetta Cuc per questo motivo – è costituita dall’estrema rapidità delle procedure e da una costante sfortuna nei sorteggi delle imprese da invitare.

Se non andiamo errati, proprio per una gara a Gricignano, su 10 imprese invitate ne aveva risposta una. In un’altra occasione, stavolta relativa ad una procedura a San Marcellino, aveva risposto un numero molto limitato di soggetti rispetto a quelli inviati.

Però, sono veramente sfigati questi della Cuc dell’Area Nolana.

San Marcellino, che ha un sindaco che ha fatto e forse fa ancora l’imprenditore del mattone, snocciola un progetto dietro l’altro, un appalto dietro l’altro, targati PNRR.

Colombiano fesso non è, perché i soldi del PNRR è riuscito a prenderli, dato che tra errori, ritardi e problemi assortiti, molte amministrazioni hanno mancato occasioni d’oro per realizzare qualche opera pubblica, qualche struttura sportiva di svago, perché no, qualche infrastruttura da mettere a disposizione dei cittadini.

Ma la caratteristica numero uno, ovvero quella di saper intercettare i soldi del PNRR non è la sola connotazione dell’appalto di cui andiamo a trattare.

Come leggerete dalla determina di aggiudicazione che andiamo a pubblicare in calce, le imprese sorteggiate sono state dieci: Di Puorto Costruzioni Srl, Boccia Srl, N.T. Costruzioni S.R.L., Sa.Ge. Impianti Società’ Cooperativa, Consorzio Krea Srl, Sciccone Società’ Cooperativa di Produzione e Lavoro, Geovertical Srl, La Profeta S.R.L., Guadagno Emilio Ditta Individuale e Sepem Srl.

Altro che sfigati, questi sono sfigatissimi, occorre un esorcismo, dato che anche questa, com’era già successo, su 10 imprese invitate, nove non hanno presentato alcun’offerta e solo una l’ha fatto. Si tratta del Consorzio Krea, che ha sede ad Acireale ed è uno di quei consorzioni, li chiamano Consorzi Stabili, molto grandi da cui si entra e si esce spesso e in cui nascono anche raggruppamenti temporanei di professionisti, presenza limitatamente connessa con uno, due, massimo tre lavori.

Sfortunata la Cuc dell’Area Nolana, fortunatissimo un professionista che a San Marcellino è di casa. Nel senso che il suo studio professionale è ad Aversa, in via Corcioni, ma le radici saldissime sono nel comune limitrofo.

Il professionista si chiama Federico Pitocchi, a quanto ci risulta è ingegnere junior, quindi con laurea triennale, ma soprattutto è il figlio di Gennaro Pitocchi, personaggio conosciutissimo e controversissimo, al quale tanti riconoscono una grande abilità strategica nella gestione degli uffici tecnici, ma che spesso si è trovato anche al centro di vicende giudiziarie, ma che nulla c’entrano con le sue parentele a Casapesenna perché, come spesso ripetiamo sul nostro giornale, questa è una cosa, quella è un’altra.

Molto più interessante rispetto al profilo professionale di Pitocchi è, invece, l’iscrizione nel registro degli indagati ad opera della procura della repubblica presso il tribunale di Aversa-Napoli Nord per i presunti reati consumati dentro al perimetro della Lottizzazione Schiavone. Un’indagine in cui Pitocchi è coinvolto assieme a personaggi noti di Teverola, tra cui il sindaco Biagio Lusini, l’imprenditore Angelo Morra, l’ex dirigente dell’urbanistica e già assessore a Trentola Ducenta, Davide Vargas, e altri.

Tornando al figliolo Federico Pitocchi, per il quale, come per il padre, le sue parentele a San Cipriano e le sue scelte familiari restano fuori da questa storia, sarà uno degli ingegneri che gestirà una delle attività, o forse tutte, tra progettazione, controllo della sicurezza o la direzione, che il Consorzio Krea attiverà per la realizzazione di struttura polifunzionale (scuola – palazzetto dello sport) a San Marcellino, affidato all’unico operatore economico che si è presentato con un importo totale di appalto di 1 milione e 427.734,51 euro.

Ovviamente, la sfortuna della Cuc Nolana ha portato ad un ribasso sapete di quanto? Del 2,20%. Probabilmente, quelli del Consorzio avevano fatto un giro di telefonate o non sappiamo in che modo, fatto sta che un ribasso del genere, del 2,20%, o si fa perché tu sai che partecipi da solo o quasi, oppure, così, figurativamente, per sport, perché non vinci una gara da un milione e 420 mila euro con dieci imprese invitate con uno “sconto” del 2,20%.

Con tutto il rispetto, sono cose che possono succedere solo in provincia di Caserta, nell’agro Aversano e, forse, specificatamente solo in alcuni comuni del perimetro.

Alcune società sorteggiate erano casertane e napoletane e operano nel settore dei lavori pubblici. Strano, stranissimo il motivo per cui non hanno ritenuto di dover inviare anche loro un’offerta.

Il nome di Federico Pitocchi rende molto, molto locale l’assegnazione di questo appalto che coinvolge lui personalmente, con ogni probabilità come responsabile della sicurezza o direttore lavori, ma anche lui e tutti i soci della Pitocchi Engineering, che si occuperà presumibilmente della progettazione.

La famiglia Pitocchi ma anche un professionista di Macerata Campania, il 35enne Pasquale Barbato.

Per quanto riguarda il cantiere, questo dovrebbe essere curato dalla Umbria Lavori, cioè da una delle consorziate di Krea. Direttamente? Indirettamente con qualche subappalto? In Umbria Lavori ci sono gli umbri, i romani, i toscani? No, forse il proprietario sarà un amante di questa verde terra, perché la sede si trova ad Aversa, in via De Chirico. E non ci pare che nelle due province di Perugia e Terni ci sia un’Aversa oppure una società denominata Campania Lavori con sede in Umbria.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL DOCUMENTO DELL’AREA CUC NOLANA