IL ROGO DELLA LEA E LA PARTITA DI PALLONE. Il Montesarchio fece bene a non giocare contro il Marcianise. Annullati il 3-0 a tavolino e…

8 Dicembre 2018 - 12:53


MARCIANISE – Giocare al Progreditur 24 ore dopo l’incendio di migliaia e migliaia di balle di rifiuti dell’azienda Lea, che si trova a pochi metri di distanza dall’impianto sportivo, non si poteva.

Questo, in pratica, l’esito del verdetto della Corte Sportiva di Appello Territoriale, che ha accolto in questi giorni il ricorso, presentato dalla società sportiva A.C. Montesarchio, che si era rifiutata, il 27 ottobre, di scendere in campo contro l’U.S. Marcianise.

In un primo tempo, la giustizia sportiva, attraverso i suoi organismi di primo grado, aveva applicato le ordinarie sanzioni tipiche delle squadre che non si presentano sul campo di gioco: partita persa a tavolino 3-0, un punto di penalizzazione in classifica e una multa per mancato incasso.

Quella che è la Corte d’Appello Regionale della Figc ha, invece, ribaltato questa decisione, probabilmente sulla scorta di una documentazione integrativa con la quale il Montesarchio ha dimostrato che in quelle prime ore successive allo spegnimento dello spaventoso rogo, la zona risultava effettivamente inquinata.

Restituito il punto di penalizzazione, annullata la multa, con l’impegno delegato al settore specifico della stessa Figc  affinché la partita venga recuperata, ovviamente sempre al Progreditur, visto che, dati Arpac alla mano, i livelli di inquinamento si sono riportati sotto al livello di guardia.