Il sindaco di SPARANISE arrestato dopo l’esposto del suo predecessore Merola

12 Febbraio 2019 - 17:22

SPARANISE – Un messaggio vocale inviato via Whatsapp in cui veniva invitato a recarsi al Comune per apportare delle modifiche al programma delle festivita’ natalizie. Lo mostra agli inquirenti Gennaro Giaccio, presidente della Proloco di Sparanise, ascoltato nel dicembre 2017 dai carabinieri durante le indagini che hanno portato questa mattina all’arresto del sindaco Salvatore Martiello, 41 anni, per tentata induzione indebita.

Giaccio racconta di essere andato nell’ufficio del primo cittadino e di essersi visto consegnare una lista scritta a mano con i nomi delle attivita’ commerciali e delle persone che avrebbe dovuto inserire nel programma natalizio; accanto ai nomi, anche gli importi che avrebbe dovuto corrispondere, dai 7500 euro per le luci, ai 1500 per una radio. In totale sul foglio erano state segnalate 25 attivita’ per complessivi 19 mila euro.

Alle perplessita’ esposte da Giaccio rispetto alle anomalie di affidamento, il sindaco risponde “non posso non far lavorare le ditte amiche dell’amministrazione“. L’indagine e l’acquisizione dei documenti e’ nata a seguito di una missiva inviata tramite Pec ai carabinieri di Sparanise il 28 gennaio 2028 dal consigliere comunale di opposizione Antonio Merola.