IL VIDEO ESCLUSIVO. Marino annuncia la definizione della gara dei rifiuti. Ha vinto Energetikambiente. Carlo Savoia, Dell’Utri, il cardinal Bertone, Scajola e….

16 Novembre 2018 - 11:42

 

CASERTA(g.g.) Questo video del 5 novembre scorso che pubblichiamo in calce alla nostra breve presentazione, rappresenta la prova che la gara dei rifiuti, quella da 116 milioni di euro, insieme ad altre gare al centro dell’indagine della dda su Carlo Savoia, è stata aggiudicata. Naturalmente, in questo autentico porto delle nebbie, qual è il comune di Caserta e a questo punto, dobbiamo ritenere qual è anche l’Asmel (centrale di committenza che parte da lontano, come avemmo a scrivere in un’inchiesta pubblicata 4 anni fa che dedicammo a questo mega consorzio di comuni, nato sulle ceneri dell’Asmed, roba di Torre del Greco, ma questa è un’altra storia su cui eventualmente torneremo più in la), dicevamo, in questo autentico porto delle nebbie, nulla è stato pubblicato su un albo pretorio, su un sito ufficiale.

Ma noi sappiamo chi l’ha vinta questa gara, visto che dopo il citato annuncio fatto da Carlo Marino nel corso di un incontro pubblico di routine svoltosi in comune, ci siamo messi un pò ad indagare, rafforzando, ulteriormente, la nostra attività, all’indomani del blitz del Noe dei carabinieri e abbiamo scoperto che ad aggiudicarsi “il grande bottino” non è stato il Consorzio Cite,

bensì la Energetikambiente, con sede a Rozzano, in provincia di Monza-Brianza.

Ora uno che legge superficialmente le cose, sarebbe portato a dire, “avete visto, le vostre erano solo malevolenze, ha vinto un’impresa lombarda con amministratori interni e tecnici tutti di questa regione con i caporioni provenienti dalla riviera di Ponente della Liguria, Imperia e Albenga soprattutto, dunque qui Carlo Savoia non c’azzecca nulla.”

Se, se….allacciate le cinture perchè oggi pomeriggio vi raccontiamo una storia che giusto per fare una battuta goliardica e sdrammatizzante, pescata nel repertorio trash dello straordinario Tomas Milian in versione, manco a dirlo, “er monnezza” e successivamente commissario Girardi, che l’Espresso “‘ce fa ‘na pippa“.