IL VIDEO. L’ingegnera biomedica casertana Irene Guerriero sul podio della competizione internazionale “FameLab”

13 Novembre 2023 - 09:02

Ha spiegato in maniera avvincente che cos’è il bioprinting, ovvero la possibilità di stampare in 3D tessuti ed organi

CASERTA – Sabato 30 settembre si è svolta a Perugia, nella splendida cornice del teatro Morlacchi, la finale nazionale 2023 della competizione internazionale “FameLab”. Questa iniziativa ha l’obiettivo di promuovere la capacità di esprimere il proprio talento comunicativo per trasmettere il fascino della scienza e della ricerca. In soli 3 minuti, giovani ricercatori e ricercatrici hanno dovuto presentare un argomento scientifico in modo chiaro, comprensibile e coinvolgente, senza l’ausilio di immagini o video ma solo con l’aiuto di piccoli oggetti. I partecipanti sono stati quindi sottoposti alla valutazione di una giuria tecnica oltre che dal pubblico in sala e da casa mediante televoto.

Ha partecipare ed è salita sul podio, aggiudicandosi il terzo posto, anche la casertana Irene Guerriero, ingegnere biomedico, che era già risultata vincitrice nella selezione regionale tenuta a Genova, dove sta svolgendo il dottorato di ricerca presso l’Istituto Italiano di Tecnologia nel laboratorio di “Nanotechnology for precision medicine”.

Nei suoi tre minuti, Irene Guerriero ha spiegato in maniera avvincente che cos’è il bioprinting, ovvero la possibilità di stampare in 3D tessuti ed organi. L’enorme potenziale di questa tecnologia permette anche di bypassare la necessità di un donatore d’organo, perché si può realizzare tutto il processo di stampa a partire da cellule del paziente stesso, evitando in questo modo anche problemi di compatibilità e rigetto. Ricercatori di tutto il mondo lavorano in questo campo per trasformare il prima possibile questa possibilità in realtà.

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