IL VIDEO. Scacco alla camorra: 15 arresti nel clan D’Ausilio. In manette anche un 37enne di S. MARIA C.V.. TUTTI I NOMI
19 Gennaio 2021 - 16:30
REGIONALE/S. MARIA C.V. – Con un blitz partito all’alba di stamattina i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno assestato un duro colpo al cuore del clan D’Ausilio: in manette 15 esponenti del gruppo attivo nella zona di Bagnoli, Cavalleggeri e Agnano, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, lesioni personali, detenzione illegale di armi, estorsione, favoreggiamento, ricettazione ed altro. Nel corso delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli ricostruito il tentativo di ascesa criminale del boss Felice D’Ausilio che, latitante dopo la fuga dal carcere di Tempio Pausania dove stava scontando l’ergastolo, avrebbe ripreso il controllo degli affari del clan scatenando la guerra con i gruppi rivali.
Fatti risalenti ai mesi tra maggio e dicembre del 2016: questo il periodo intercorso tra l’evasione di “Feliciello”, che approfitto’ di un permesso per una visita alla sorella senza sorveglianza per far perdere le sue tracce, e la sua nuova cattura in una villetta di Marano di Napoli. Un lasso di tempo piu’ che sufficiente per il figlio del boss Mimi’ lo Sfregiato (Domenico D’Ausilio) per riprendere il comando a Bagnoli, forte dell’appoggio del clan Licciardi di Secondigliano nello scontro con i Bitonto-Nappi. Tra le varie attivita’ illecite documentate, risultano numerose estorsioni a danno di attivita’ imprenditoriali e commerciali, costrette a pagare, con cadenza periodica o una tantum, somme di denaro tra 100 e 50mila euro.
Ricostruita inoltre una gestione “mafiosa” dei parcheggi abusivi in prossimita’ dei locali della movida insistenti sull’area flegrea che si concretizzava anche con azioni violente nei confronti degli stessi parcheggiatori per costringerli a sottostare al dominio criminale e a versare una parte degli introiti illeciti alle casse del sodalizio attraverso il pagamento di una “tangente” di almeno 200 euro a settimana. Nell’ambito di questa strategia criminale, il 17 giugno 2016 sarebbe avvenuto l’omicidio del parcheggiatore abusivo Gaetano Arrigo: per questo delitto sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico di due affiliati del clan.
Nel dettaglio 11 delle 15 persone colpite dalle misure cautelari finiscono in carcere: Felice D’Ausilio, 40 anni; Antonio D’Ausilio, 41 anni; Aniello Mosella, 26 anni; Vittorio Albano, 47 anni; Alessandro De Falco, 29 anni; Giuseppe De Falco, 65 anni; Biagio Ciccarelli, di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 37 anni; Gaetano Fiorentino, 54 anni; Romualdo Diomede, di Giugliano (Napoli), 49 anni; Stefano D’Alterio, di Qualiano (Napoli), 74 anni; Daniele Raiano, 38 anni. Agli arresti domiciliari invece il 37enne Eugenio Ciotola e la 39enne Grazia Sarnelli. Raggiunte infine dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria le altre due donne coinvolte, entrambe di Qualiano.