CASERTA. Ex segretario dell’ordine degli infermieri condannato per aver nascosto e intascato migliaia di euro. La Cassazione dice no al ricorso

15 Dicembre 2020 - 16:52

CASERTA – Fece enorme scalpore ed ebbe grande risonanza mediatica la condanna avvenuta nei primi mesi del 2017 a carico di L.G., colui che era a capo dell’Ipasvi casertano, poi divenuta la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, che raccoglie tutti gli ordini professionali degli infermieri e degli infermieri pediatrici delle province d’Italia.

L’accusa ai danni di L.G. era di appropriazione indebita aggravata. Secondo il giudice di primo grado L.G. avrebbe intascato 150mila euro, sottraendoli dalle casse del collegio degli infermieri. Tutte somme corrisposte per la riscossione dei tributi dagli iscritti all’Ipasvi casertano dal 2010 al 2013. Somme che L.G. metteva all’esterno dei bilanci e quindi non venivano conteggiate. Il pm aveva chiesto quattro mesi e una multa di 800 euro, ma il giudice ha ritenuto l’accusa ben più grave, condannandolo a due anni di reclusione, con pena sospesa. Decisione

poi mitigata dalla corte di Appello di Napoli.

In queste ore è stata resa nota, invece, la decisione della Cassazione sul ricorso presentato da L.G. contro la condanna ai suoi danni. Nulla da fare. Per i giudici dell’ultima istanza, il ricorso è inammissibile, in quanto non sarebbe stato volto a evidenziare violazioni di legge o e manifeste illogicità di ciò che è stato messo nero su bianco dai giudici di secondo grado impugnata. Scrivono gli ermellini, che i motivi del ricorso di L.G. miravano solo sollecitare una decisione della Cassazione su scelte valutative della corte di Appello. Ma, come si sa, la Cassazione (esclusi pochi casi) non può entrare nel merito della sentenza dei giudici dell’Appello, ma solo decidere sulla legittimità di come si è arrivati alla decisione. Condanna confermata, quindi, per l’ex segretario del collegio degli infermieri.