LA FOTO ESCLUSIVA CASTEL VOLTURNO. Guardate Giancotti che partecipa alle riunioni di giunta pur non essendo assessore. Il sindaco Petrella si assume una grave responsabilità

24 Marzo 2021 - 11:00

Niente di personale, ma lui è l’emblema ancora in pieno potere, della peggiore stagione della storia della politica casertana, sviluppatasi in un luogo in cui le amministrazioni comunali e la camorra del clan dei casalesi sono state a lungo una cosa sola

 

CASTEL VOLTURNO(g.g.) Non è che ci siamo fissati con questo Domenico Giancotti, per gli amici Mimmo, ed abbiamo la necessità, ogni tanto tempo, di rivangare il suo nome dentro ai nostri rari, volutamente rari, racconti riguardanti la politica al comune di Castel Volturno, che pur conosciamo per averne guardato le sue tante nefandezze in anni e anni di lavoro da noi svolto in questo territorio.

Chi è per noi…Giancotti? Come persona, niente di che, nulla di che. Peraltro su di lui non gravano inchieste giudiziarie che pur in passato lo hanno lambito, sfiorato come ci siamo ben accorti dalla lettura di diverse ordinanze sulla connessione tra la camorra del clan dei casalesi e una vera e propria pletora di politici che hanno operato a Castel Volturno, soprattutto negli anni 90 e nei primi anni del nuovo millennio. Il problema non è rappresentato da quello che Giancotti è.

Perchè battere questa pista significherebbe incamminarsi lungo un sentiero vischioso, scivoloso per il quale occorrerebbe dedicare energie professionali, applicate sulla ricerca documentale, sui riscontri collegati ad antichi atti amministrativi che, onestamente, non avremmo il tempo e l’organizzazione per effettuare se si trattasse di un uomo o di una donna di grandissimo rilievo sociale, economico, politico, figuriamoci se lo possiamo fare per Giancotti, il cui nome integrerebbe, nella funzione appena descritta, anche il concetto di perdita di tempo prezioso.

Però, nessuno può dubitare che Giancotti (peraltro lui non vuole apparire diverso da quello che indica questo format), sia uno dei pochissimi se non il solo sopravvissuto di quella stagione, di una stagione che se costituisce ancora materia opinabile per quel che riguarda gli esiti giudiziari delle varie inchieste, è pacificamente considerata, altrimenti ci troveremmo di fronte ad una forma di negazionismo dell’evidenza, dell’acqua calda, quella in cui la politica ha dovuto ma ha anche voluto, dividere il potere con la camorra che ha condizionato pesantemente la maggior parte delle scelte di governo dell’epoca in cui Giancotti svolgeva la funzione di assessore o di consigliere comunale di maggioranza, comunque di protagonista legittimato, in quota parte, nella gestione del potere.

Ora, apprendere dalle fotografie soprattutto da quella di un interno di una stanza che Giancotti addirittura è presente in comune, mentre sono presenti contemporaneamente il sindaco Petrella e gli assessori, constatare che lui è lì nel momento in cui è anche possibile che la giunta sia formalmente riunita, bè, onestamente un fatto del genere va ascritto non tanto a lui, ma a chi glielo consente e a chi ha ritenuto, per debolezza, per pavidità, più che per calcolo, senza fare i nomi, il sindaco Luigi Petrella, che l’assetto, la struttura che regge l’amministrazione comunale di Castel Volturno, possa e debba essere retta da Giancotti.

Non la vogliamo tirare troppo per le lunghe, anche se siamo pronti oggi e nei prossimi giorni a ritornare sull’argomento e a dettagliarlo ancora meglio se alle nostre orecchie dovesse arrivare qualche commento non commendevole e riassumiamo i pochi concetti espressi in questo articolo, in una domanda che formuliamo al sindaco: ammesso che Giancotti, l’uomo del Consorzio Ce4, l’uomo delle molte trame, la cui adesione alla Lega con tanto di presenza a Pontida, ha danneggiato tantissimo l’immagine di Salvini in provincia di Caserta, l’uomo che si accordava ogni giorno con Scalzone, con Marcello e anche con gli altri esponenti politici locali che hanno finanche dovuto affrontare l’onta della galera, abbia in mano la golden share di questa maggioranza, sindaco Petrella, ma lei, pur di durare in carica, consente a questa persona di partecipare, in pratica, alle riunioni di giunta, ritornando a fare, seppur non ufficialmente, l’assessore a Castel Volturno?

Non conosciamo il nome del segretario comunale. Ma sarà opportuno che la Prefettura di Caserta le chieda conto di fatti come quelli raccontati, non da noi, ma dalla foto che pubblichiamo in esclusiva.

Da questo momento in poi, guarderemo con più attenzione, sempre compatibilmente alle tante altre cose che abbiamo da fare, alle vicende di Castel Volturno.