LA MORTE DI MARIOPIO ZARRILLO. L’ultimo depistaggio: “Mamma, vado al Campania”. E invece è a Teano a comprare la pistola fatale

5 Settembre 2018 - 10:39

MARCIANISE – La pistola con cui si è tolto la vita Mariopio Zarrillo l’ha comprata a Teano in forza al suo recente porto d’armi.
Si è parlato, fino ad oggi, di un porto d’armi legato ad attività sportive, dunque, va capito se al contrario si trattava di un porto d’armi “universale” o se in quel negozio di Teano non è andato per il verso giusto dal punto di vista del rispetto delle regole.
Alla madre Mariopio ha detto che sarebbe andato al Campania e invece si è diretto verso il comune sidicino.
Il tutto che va in uno spazio temporale che va dalle 14 alle 22 momento in cui è stato agganciato dalle videocamere dello studio di un avvocato.
In due fasi e non in una sola fase: in un primo momento con la sua C3 ha proceduto lentamente come se volesse vedere se in zona ci fosse qualcuno che conosceva, poi si è allontanato, ma dopo poco è rientrato in via San Francesco, stavolta con un comportamento apparentemente più lineare. Ha parcheggiato l’auto, vi è rimasto dentro circa 1 minuto e mezzo, durante i quali, presumibilmente, ha già maneggiato la pistola. Dopodichè è uscito è comparso sicuro, indossando uno zainetto nel quale forse aveva deposto l’arma si è avvicinato alla villetta abbandonata. Come già abbiamo scritto il cancello era chiuso ma basso e facilmente scavalcabile.
Il resto lo sapete.
Il cellulare di questo povero ragazzo è stato trovato al fianco del suo corpo e ora sarà attentamente verificato dall’Autorità. Stesso discorso del pc che abbiamo già scritto.
Una questione ancora da chiarire, quella della autenticità del presunto messaggio scritto all’amico da Mariopio: “Ho vito una cosa che non dovevo vedere”. Chiaro che se si trattasse di un messaggio davvero spedito le indagini dovrebbero meglio approfondire scanvando nella vita del ragazzo, anche perchè la nostra cronaca locale, vedi il caso del dipendente del bar “Del Monaco” non è estranea a fatti che poi sono stati spiegati dall’autorità giudiziaria come l’istigazione al suicidio.
Per quanto rigurda il messaggio alla fidanzata un’unica manifestazione di trasporto affettivo dello schivo e introverso Mariopio nei confroti della ragazza con “quel continua così, sei una giusta” appare evidentemente e molto più chiaramente un messaggio d’addio.