LA NOTA. Le dichiarazioni di Nicola Schiavone su Domenico e Nicola Pagano rafforzano la tesi dell’inopportunità sul ruolo del cognato maresciallo dei Ros

17 Maggio 2019 - 18:25

(Gianluigi Guarino) – Ecco perchè abbiamo scritto un articolo circa un mese e mezzo fa affermando, al di la del fatto se sia o meno indagato (il problema per noi non è questo), l’assoluta inopportunità che il maresciallo dei Ros Vittorio Palmieri si sia occupato di inchieste di camorra in cui erano coinvolti anche i suoi parenti, visto che il valente carabiniere ha sposato la sorella di Nicola e Domenico Pagano.

Insomma, qualche errore c’è stato perchè poi Palmieri non è andato ad abitare a Rocchetta e Croce o a Saint Vincent, ma vive e risiede a Trentola Ducenta, non lontano dalle case dei suoi congiunti. Ciò non vuol dire, ripetiamo, che Palmieri abbia potuto svolgere un’attività non legale. Anzi, fino a prova contraria, lui è stato irreprensibile, non facendo mai nessun cenno a sua moglie del fatto di essere impegnato in indagini in cui erano coinvolti anche i fratelli di lei, cioè i propri cognati. Detto questo, però, la cifra dell’inopportunità resta immutata.