LE FOTO. Chiude per Covid l’ospedale di Sessa e scoppia l’inferno in quello di Piedimonte, mortificato dall’Asl. Per fare la carta igienica tagliati i rotoloni…

31 Maggio 2022 - 19:15

PIEDIMONTE MATESE  – Quella di ieri è stata una giornata letteralmente campale. La chiusura dell’ospedale Sam Rocco di Sessa Aurunca, ci dicono, per l’alta concentrazione di casi di Covid, ha rovesciato sull’ospedale di Piedimonte Matese una pressione enorme, decine e decine di pazienti che hanno messo in seria difficoltà una struttura già provata dall’evidente indifferenza, con cui viene assecondata la sua importante attività di assistenza sanitaria ad opera di una Asl, la quale, non rendendosi conto dell’importanza cruciale di un presidio, che rappresenta l’unico punto di riferimento di un’area interna, distante, molto distante dalla città capoluogo e da ogni altro presidio ospedaliero, continua a trattare quello di Piedimonte Matese come un nosocomio di serie b, se non addirittura di serie c.

Eppure, ci fanno notare alcuni operatori che vi lavorano, pure a Piedimonte si sono registrati più volte alte concentrazioni di infezioni da Covid, ma nonostante questo l’ospedale, a differenza di quanto è capitato ieri per il San Rocco a Sessa Aurunca, non ha mai chiuso.

Di esempi di maltrattamenti, di autentiche prove dell’indifferenza che l’Asl mostra ogni giorno nei confronti di un ospedale, che si sente abbandonato a  se stesso e che da quando ha perso la partita, proprio in contrapposizione a quello di Sessa Aurunca della sua trasformazione in Dea di I livello, sembra aver imboccato una inesorabile parabola discendete , ce ne sarebbero tanti. Ne citiamo solamente uno, in quanto sicuramente emblematico: neanche la carta igienica viene fatta arrivare  dall’Asl. Il personale è, per questo, costretto, a riciclare dei rotoloni a disposizione dell’ufficio tecnico in modo da poterli sezionare, tagliare riducendoli alla forma di carta igienica che così arriva anche nei reparti e nei servizi igienici a disposizione dei pazienti e del personale.

Tra Totò e Peppino sarebbe scappato un “ho detto tutto” ma in questo caso non c’è proprio nulla da ridere.