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IL VIDEO. INTERPORTO. Hanno detto di loro stessi: “Siamo azienda mondiale”. Guardate una mondiale violazione della legge

12 Agosto 2018 - 20:00

MARCIANISE (g.g.) – Quello che abbiamo scritto ieri pomeriggio, sabato, intorno alle vicende dell’Interporto, lo avete letto. E se non l’avete letto, CLICCATE QUI.

Si è trattata di una doverosa risposta a un attacco pusillanime, cioè espresso senza l’indicazione, il nome di CasertaCe che essendo l’unico giornale a esprimere una informazione autentica su quello che succede dentro a questa mega azienda e attorno ad essa, non può non individuare in se stessa l’obiettivo di quegli strali.

Abbiamo risposto e ci siamo dovuti anche contenere perché il racconto di quelle che a nostro avviso sono state e sono le nefandezze dell’Interporto, occuperebbero le pagine di un corposo libro d’inchiesta giornalistica. Stamattina, ci siamo svegliati prorompendo in una serie di risate compulsive. Faceva ridere il contenuto dell’auto-celebrazione che quelli lì dell’Interporto si erano fatti nel già citato comunicato. A leggere quello scritto, si pensa di aver a che fare con un gruppo industriale che ha fatto dell’etica imprenditoriale, della correttezza dei processi amministrativi a cui partecipa, un punto fondamentale della propria identità. Qui veramente potrebbe aprirsi un filone di immagini e filmati tragicomici.

A portata di mano avevamo solo il nuovo manufatto di Leroy Merlin. Ci abbiamo voluto girare un po’ con l’auto intorno e abbiamo filmato una situazione ancor peggiore di quella descritta fino ad ora. Guardate un po’ la rampa d’ingresso, è quasi un tutt’uno con la strada in cui circolano le auto, in dispregio clamoroso a ogni norma che prevede delle fasce di rispetto, delle distanze da dieci metri in su tra la parte costruita dell’edificio privato e le strade della pubblica circolazione.

Tutto il giro intorno al nuovo immobile è desolante. La distanza non viene rispettata quasi mai. Ma il colpo di classe che dà riscontro a quella stima mondiale riscossa, secondo la triade Barletta-Campolattano-De Biasio, è rappresentato dalla scelta, ampiamente etica e decisivamente innovativa, di non apporre nemmeno un cartello che spieghi, ovviamente sempre secondo legge, cosa si stia costruendo in quel posto.

In onore a uno dei re dell’estate, ad Alvaro Soler, vero successore di Ricky Martin, abbiamo pensato, visto che l’artista spagnolo ha fatto mirabilie a Roma, di utilizzare uno dei suoi tormentoni estivi, ma non quello di quest’anno, per mitigare lo sconsolante scenario che emerge da questo video.