L’IDEA DIABOLICA DI MICHELE ZAGARIA. Disse a Ciccio ‘e Brezza: “Ammazzate Caterino l’evraiuolo prima che arrivino gli Schiavone.” Quella villa misteriosa di un noto imprenditore

23 Febbraio 2020 - 18:42

CASAPESENNA(m.v.) Pubblichiamo anche oggi uno stralcio dell’interrogatorio di Francesco Zagaria, meglio noto come Ciccio ‘e Brezza, che ha continuato a parlare e a spiegare molti particolari sul delitto di Sebastiano Caterino l’evraiuolo.

Siamo nelle fasi preliminari che porteranno poi all’omicidio. Francesco Zagaria viene prelevato da Giovanni Garofalo e condotto, a bordo di una “punto grigio metalizzato“, al cospetto di Michele Zagaria. L’incontro avviene nella “villa di un imprenditore di Casapesenna“, dice Zagaria, senza farne il nome. Possibilissimo che ci saranno, a questo punto, altre ordinanze perchè il pm della dda che lo sta interrogando, come potrete leggere nello stralcio pubblicato qui in basso, ha chiesto a Ciccio ‘e Brezza di non rivelare il nome del noto imprenditore di Casapesenna nella cui villa si tenne la riunione del clan.

Al meeting erano presenti anche Massimiliano Caterino e Pasquale Zagaria, fratello di Michele. “Abbiamo deciso, il clan ha deciso di ammazzare Sebastiano Caterino“, dice il boss all’imprenditore trapiantato a Capua. E non solo: “Io avrei grande piacere se l’omicidio lo commettiamo noi prima dei casalesi“, aggiunge, sempre parlando con Francesco Zagaria. In pratica, voleva uccidere l’evraiuolo prima degli Schiavone.

Michele Zagaria, come ben sanno i nostri lettori, sognava da tempo di regolare i conti storici con Caterino l’evraiuolo, desideri di vendetta antichi, di cui abbiamo parlato nell’ultimo articolo dedicato a questo interrogatorio (LEGGI QUI).

Infine, Francesco Zagaria racconta, incalzato dalle domande del pubblico ministero, di alcuni affiliati, non a contatto diretto con il boss ma guidati da Pasquale Zagaria, da Massimiliano Caterino, da Michele Barone, da Salvatore Nobis “scintilla”. Questi giovani, secondo Ciccio ‘e Brezza, non ricevevano i soldi dal clan e confidò questo particolare a Michele Zagaria: “Vengono da me e cercano…I ragazzi si lamentano, cercano sempre soldi“. Al che il boss, sempre secondo il racconto di Zagaria, rimase sorpreso ed ebbe una reazione violenta: “Successe un casino – conclude Ciccio Zagaria – con il fratello (di Michele Zagaria, Pasquale n.d.r.) nell’altra stanza, che sentivo (Michele Zagaria, n.d.r.) gridare: “ma i soldi che io mando a questi ragazzi, voi che ne fate!”, avrebbe urlato il capoclan di Casapesenna.

Il dettaglio lo potete leggere qui in basso.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’INTERROGATORIO DI FRANCESCO ZAGARIA