L’OMICIDIO DI ANNA SCALA. Uccisa e chiusa nel bagagliaio dell’auto: convalidato il fermo per il killer che ora rischia l’ergastolo

20 Agosto 2023 - 11:45

L’uomo risponde di omicidio pluriaggravato da premeditazione e dall’averlo commesso contro un congiunto, maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, porto abusivo di armi e occultamento di cadavere

PIANO DI SORRENTO – È stato convalidato il fermo per Salvatore Ferraiuolo, reo confesso dell’omicidio di Anna Scala,
la donna trovata senza vita a Piano di Sorrento ( Napoli ) nel bagagliaio della sua auto. Al gip di Torre Annunziata Antonello Anzalone, l’uomo ha riferito di non ricordare l’accaduto e di essere stato colto da un blackout.

A fine luglio le aveva rotto i denti

Il 24 luglio scorso Ferraiuolo aveva raggiunto la 56enne che si trovava sulla spiaggia di San Montano di Massa Lubrense e lì l’ha colpita al volto con un pugno, provocandole ferite al naso, al labbro superiore e al cuoio capelluto. Nello stesso giorno l’uomo ha anche tagliato le gomme dell’auto della ex compagna. 

La fuga della vittima a casa di un’amica: ma l’aveva raggiunta anche lì

Quel trauma aveva spinto Anna il giorno dopo a cercare rifugio a casa di un’amica a Sorrento, ma Salvatore l’ha raggiunta anche lì. Voleva chiarire, ma alla fine c’è stata un’aggressione ancora più violenta. L’uomo sapeva che il giorno prima la 56enne si era recata dai carabinieri per segnalare la prima aggressione e il danneggiamento dell’auto e voleva che ritirasse la denuncia. 

class="has-text-align-center">Le minacce di morte

Al pestaggio sono seguite le minacce di morte al telefono: “Quando torno ti uccido proprio”. E così Ferraiuolo armato ha seguito la donna a Piano di Sorrento ed ha atteso per un’ora che scendesse dall’abitazione di una sua cliente. Armato di coltello la ha colpita alle spalle e rinchiuso il corpo della vittima nel bagagliaio dell’auto.

La rabbia della figlia ai funerali

Voglio giustizia per mia mamma, poteva essere salvata”, Maria figlia di Anna è ancora sotto shock e affida le poche parole al cognato avvocato Giovanni De Gennaro dopo i funerali celebrati nel pomeriggio di ieri, sabato 19 agosto.

Secondo i familiari “Anna poteva essere salvata perché c’erano tutti i segnali per intervenire. Le autorità hanno sottovalutato il caso, perché la denuncia c’era e, se lei aveva ritirato quelle in passato, era stato solo per timore di conseguenze. Stavolta lei era determinata ad andare fino in fondo“. Dopo la denuncia, per qualche giorno Ferraiuolo avrebbe tempestato di telefonate Anna e tutti i familiari, prima di essere bloccato sulle varie utenze. A quel punto sarebbe scomparso, per ricomparire direttamente nel giorno del delitto. «Di mattina lo abbiamo visto in giro vicino casa di Anna» raccontano alcuni conoscenti della donna.

La convalida del fermo

Il gip del tribunale di Torre Annunziata Antonello Anzalone ha convalidato il fermo. L’uomo risponde di omicidio pluriaggravato da premeditazione e dall’averlo commesso contro un congiunto, maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, porto abusivo di armi e occultamento di cadavere all’interno della Citroen C3 della donna. Rischia l’ergastolo.