MARCIANISE. Giornaloni, giornalini e giornalacci: quando Raffaele Guerriero chiese in ginocchio a Casertace di non citare la sua storia giudiziaria

27 Aprile 2018 - 15:00

IL POST DI RAFFAELE GUERRIERO: Un nuovo articolo di CasertaCe crea allusioni e presupposti, atti a contaminare ed infangare il Partito Democratico, o meglio il gruppo consiliare che lo rappresenta, Rondello Antimo, Pero Pasquale, Laurenza Gennaro e soffermandosi in modo particolare sulla mia persona e sul collega, tra l’altro amico, Lorenzo Gaglione. Perché?
Continua a scrivere stupidaggini o notizie non veritiere ormai da un po…
Avrà un motivo? Uno scopo?
Non so chi gli dice cosa, non so se davvero si pagano dei soldi per far scrivere tutto di tutti, non so se ci sono inchieste in atto, contro chi scrive tanto, ma una cosa é certa ha un informatore inattendibile.
Mi chiedo qual è l’interesse?
Mi chiedo chi paga e perchè paga?
Distruggere qualcuno? Qualcosa? Un gruppo? Una squadra?
Mah!

Inizio a riflettere su queste chiacchiere, non per timore, ma vedere così tanto accanimento non è una bella cosa. Difatti dopo l’accanimento feroce contro Velardi, IL NOSTRO SINDACO; contro Carusone, Golino, Valentino, Fecondo etc… ora ci prova con noi…

Inizio ad essere preoccupato seriamente. Probabilmente c’è un forte interesse, tutto ciò mi induce a pensare che ci siano degli interessi occulti, quindi ipotesi di malaffare.

Preferirei che, chi racconta, raccontasse delle verità, sarebbe più credibile, ma l’imbecille non si smentisce mai…

Poi ci sono i …..oni da tastiera, alcuni sono fini a se stessi, perchè manipolati, per non dire altro, altri invece li credevo intelligenti, ma poi mi sono reso conto che “a frequentar lo zoppo, ci si ceca e ci si azzoppa”…

 

 

 

LA RISPOSTA DI CASERTACE: La menata dei giornalacci ormai non fa più impressione a nessuno.
Se un politico locale si ritiene toccato dal giornalone per antonomasia, che si chiama “Il Mattino”, non fiata, ma si rivolge ad un politico di rango superiore, a un sacerdote; insomma, a quelle figure del potere che trovano ne “Il Mattino” un interlocutore di potere naturale.

Se invece il politicuccio si sente toccato da un giornale diverso, lo definisce giornalaccio, perchè il termine di paragone è quello del giornalone.

Coerenza vorrebbe che il giornalaccio, che poi saremmo noi, forse gli unici ad avere pochi problemi sia con la poesia che con la prosa, tu non lo devi compulsare, chiedendo la mediazione di qualche amico che nelle macerie morali e materiali del giornalaccio riesce a razzolarci, in modo che questo non citi ciò che avrebbe il diritto di citare.
E cioè che il consigliere comunale del Pd Raffaele Guerriero è stato coinvolto in una indagine su un affare di rifiuti a Santa Maria Capua Vetere, ma la sua posizione è stata archiviata.

Nelle settimane precedenti alle elezioni provinciali Guerriero insistette con un noto politico di Marcianise affinchè Casertace, che è il giornalaccio, non ripetesse questo dato biografico.

Il sottoscritto parlò direttamente col consigliere comunale e non ebbe difficoltà ad accontentarlo.

Per Raffaele Guerriero quel giorno Casertace non era un giornalaccio, ma un giornalone.

Naturalmente si guardò bene dal condividere questo sentimento con il suo padrone.

Quando nei giorni scorsi, invece, abbiamo espresso delle critiche sulla incoerenza delle mosse politiche di Guerriero e dei suoi colleghi consiglieri del Pd, Casertace è tornata ad essere un giornalaccio.

Stavolta, però, ha potuto esternarlo urbi et orbi, in modo da far notare al suo padrone la totale consonanza di idee in merito alle gerarchie giornalistiche di questa provincia.

Questo è. E si capisce bene da atteggiamenti del genere quale sia il livello di consistenza politica e di coerenza etica di chi oggi ha in mano le azioni di maggioranza del Comune di Marcianise.