MARCIANISE. Jabil, nella notte salta l’accordo. Choc tra i lavoratori: “Fanno quello che vogliono e nessuno può fare nulla”
26 Maggio 2020 - 15:32
MARCIANISE – Stupore, frustrazione, e la solita rabbia che non passa mai dall’inizio della vertenza nel giugno scorso: allo stabilimento Jabil di Marcianise, i dipendenti licenziati e quelli che il posto lo hanno tenuto, si sono ritrovati questa mattina ai cancelli con tanti interrogativi, tutti comunque sotto choc per la decisione dell’azienda di far saltare la trattativa e di confermare 190 licenziamenti. Anna, licenziata, con marito e due figli, non ha mezze misure: “E’ uno schifo – dice – una multinazionale fa quello che vuole e nessuno puo’ fare nulla. La politica doveva muoversi prima”. Durante il tavolo di ieri, sembrava che l’accordo si potesse trovare sulla proroga della cassa integrazione per altre cinque settimane e il ricollocamento dei lavoratori presso altre aziende, ma la Jabil voleva che nel verbale si scrivesse che la ricollocazione era obbligatoria; un funzionario del Ministero del Lavoro ha spiegato che cio’ era illegittimo, e cosi’ e’ saltato tutto. “Forse l’azienda non ha mai voluto davvero trattare” dice un altro dipendente non licenziato, “e comunque ha proposto la ricollocazione senza alcuna garanzia per gli addetti licenziati, ovvero senza la copertura dell’articolo 18 e la rassicurazione che il lavoratore mantenesse analogo stipendio e mansione anche nella realta’ in cui veniva ricollocato”.