MARCIANISE. Zona rossa imposta dalla Regione. Nove consiglieri di opposizione: “Ricorreremo al Tar”

28 Ottobre 2020 - 14:32

MARCIANISE – “Vogliamo visionare la relazione dell’Asl che ha dato il via all’iter per l’imposizione da parte della Regione della zona rossa a Marcianise. Per questo chiediamo un consiglio comunale ad hoc, per poi valutare un eventuale ricorso al Tar contro l’ordinanza regionale”. E’ la richiesta dei nove consiglieri di opposizione del Comune di Marcianise, che da giorni contestano la decisione della Regione. “Il livello di progressione della malattia a Marcianise – spiega uno dei firmatari della richiesta, il consigliere Alessandro Tartaglione della lista Terra di Idee-Articolo Uno – è più basso rispetto ad altri comuni del Casertano, basta leggere i numeri che l’Asl pubblica tutti i giorni, per cui non capiamo perché sia stata dichiarata la zona rossa a Marcianise e non in altri centri che hanno un rapporto più alto tra contagiati e residenti. Questa decisione arreca danni enormi al tessuto economico-produttivo della città, oltre che ai normali cittadini. Credo che sia giusto che di queste situazioni si discuta in Consiglio, anche per parlare di eventuali misure a sostegno dei commercianti, come l’esenzione per i prossimi mesi dal pagamento di imposte comunali”.

Attualmente a Marcianise i positivi sono 303 su una popolazione di poco meno di 40mila abitanti; numeri destinati a crescere, anche se dall’Asl segnalano che nelle ultime 48 ore c’è un stato un calo di contagi a Marcianise, mentre Orta si è mantenuta costante. Il dato di Marcianise è più o meno lo stesso che si registra negli altri centri maggiori della provincia, come il capoluogo Caserta (317 casi) e Aversa (306), ma qui la popolazione, superiore di numero a Marcianise, è spalmata su un territorio piu’ ampio; “a Marcianise – spiegano dall’Asl – c’è maggiore densità abitativa e un rischio più elevato di contagio”. Intanto il vice-sindaco di Marcianise Tommaso Rossano (il sindaco Antonello Velardi è in isolamento fiduciario) ha emesso un’ordinanza che vieta il transito sia pedonale che veicolare, in modo da scoraggiare altre eventuali manifestazioni, dopo quelle di lunedì sera e di ieri, cui hanno preso parte tanti commercianti. “Un’ordinanza che non serve – dice Tartaglione – c’è già quella regionale che vieta spostamenti, se non motivati”.