MEGA TRUFFA. Documenti falsi, migliaia di euro e buste paga fittizie: 22 indagati

6 Settembre 2018 - 09:13

CASTEL VOLTURNO – Si allarga il cerchio delle indagini della holding che ha organizzato un mega giro di truffe a largo raggio tra Castel Volturno, Napoli, Aversa, Giugliano ed altri paesi dell’hinterland campano.

Quattro Procure della Repubblica stanno indagando. Ha iniziato Napoli Nord-Aversa, poi a seguire sono intervenute quella di Napoli, poi quella di Potenza ed infine quella Santa Maria Capua Vetere che ha impiantato ben due fascicoli processuali. Ed e’ proprio al Tribunale sammaritano che nei giorni scorsi e’ stato depositato il provvedimento di conclusione delle indagini preliminari che reca a firma del Pubblico Ministero, la dott. ssa Gerardina Cozzolino, che ha nuovamente indagato la pluripregiudicata Rosalia Di Bello, la castellana di 74 anni e questa volta anche sua figlia Manuela Tarquini di 40 anni.

A carico di mamma e figlia e’ stato ipotizzato il reato di truffa aggravata e di contraffazione di documenti di riconoscimento. In pratica e’ stata individuata una vera e propria base di contraffazione di documenti. Persone esperte su documenti provenienti da circuiti illeciti venivano apposti nomi fittizi e di fantasia. Poi una volta contraffatti venivano consegnati a dei veri e propri corrieri. Rosalia di Bello si recava in diversi istituti bancari o di credito per monetizzate degli assegni intestati a persone con nomi fittizi oppure presso societa’ di finanziamento dove presentava delle buste paga falsificate con cui otteneva i finanziamenti.

Ma solo l’abilita’ e l’intuito del direttore di un ufficio postale e’ riuscito a interrompere la catena. Tra una cosa e l’altra ha chiamato le Forze dell’Ordine e di qui le indagini. Ora gli indagati, complessivamente, nelle quattro Procure – con questo nuovo procedimento – salgono in tutto 22. L’Autorita’ giudiziaria sammaritana aveva gia’ posto agli arresti domiciliari l’anziana Rosalia Di Bello. La richiesta era stata fatta dal Pubblico Ministero il dott. Sergio Occhionero ed era stata convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari, la dott. ssa Alessandra Grammatica, alla presenza del difensore di Rosalia Di Bello, l’avv. Raffaele Crisileo.

Ora con questo un nuovo provvedimento si chiude il cerchio e nella rete degli accusati di truffa e di falsificazione di documenti finisce anche Manuela Tarquini, la figlia insospettabile dell’ anziona Rosalia Bi Bello.