Ad Script

MONDRAGONE. Il profilo criminale di Luciano Sorrentino, nipote di D’Alterio e “capo zona” del trasporto mafioso a Napoli e CASERTA

17 Settembre 2018 - 12:46

MONDRAGONE(m.v.) Ritorniamo sulla figura di Luciano Sorrentino, l’imprenditore mondragonese titolare della Multitrasport srl, coinvolto nell’ordinanza eseguita qualche giorno fa, e che ha rivelato il controllo della famiglia D’Alterio sul Mercato Ortofrutticolo di Fondi.

Dopo un primo nostro articolo (CLICCA QUI PER LEGGERE), oggi possiamo precisare ulteriormente la figura di Sorrentino: si tratta del nipote di Giuseppe D’Alterio, detto Peppe o’marocchino, “capo indiscusso essendo – così lo definisce il giudice nell’ordinanza – per lo stesso sufficiente presentarsi dicendo di essere il titolare della società “La Suprema s.r.l.”, per ottenere ciò che vuole.“.

Sorrentino assume, dunque, in questo quadro, il ruolo di “delegato” della famiglia D’Alterio sui trasporti eseguiti nei territori di Napoli e Caserta: insomma, una sorta di “appendice” dell famiglia laziale nella nostra regione.

A tal proposito il giudice, nella sua ordinanza, riporta, nella prima parte del capo 5 contestato, tra gli altri, proprio a Sorrentino, una conversazione telefonica tra quest’ultimo e lo zio Giuseppe D’Alterio, nella quale il mondragonese lamenta il fatto che “tale Donato” non rispetta gli “accordi”, cioè non rispetta le volontà dei D’Alterio: nella fattispecie, non gli affida i trasporti di frutta e verdura su Alessandria, trasporti ai quali il Sorrentino appare molto interessato. “A

quel punto – spiega il giudice – Peppe D’Alterio dice che aspetteranno il giorno successivo, a mezzogiorno, l’una e poi gli metterà un coltello alla gola (a Donato, n.d.r.).”

Il resto lo leggete nello stralcio dell’ordinanza che pubblichiamo qui in calce.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA