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MONDRAGONE. La morte dell’operaio 40enne. Lascia tre figli, la città rivive la tragedia di altri 2 lavoratori costretti ad emigrare per far vivere le loro famiglie

9 Giugno 2021 - 10:28

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Sgomento e dolore in città per l’improvvisa morte di Raffaele Conte, l’operaio 40enne sposato e con tre figli, caduto ieri mattina da una impalcatura mentre era a lavoro nell’isola di Malta. Un impatto al suolo che gli è stato fatale per cui ogni tentativo del 118 di salvargli la vita, è stato vano.

Una tragedia sul lavoro che si è portato via una giovane vita e che ha riportato alla mente il disastro ferroviario del Brennero, dove nell’aprile 2017 a Bressanone persero la vita due operai di Mondragone, Achille De Lisa e Salvatore Verolla. Uomini che hanno dovuto abbandonare la propria terra d’origine per garantire un futuro migliore alle loro famiglie. Non doveva andare così, la morte sul lavoro è inaccettabile ed eventi del genere non dovrebbero mai accadere.
Numerosi i messaggi di affetto e di dolore che stanno giungendo nel profilo Facebook di Raffaele dove i suoi amici ricordano la splendida persona che era.

Non è tempo di polemica, ma una cosa la voglio dire: uomini e donne devono avere il sacrosanto diritto di vivere e lavorare a casa propria senza essere costretti a “scappare” via per poi trovare la morte, e mi fermo qui. Ci uniamo al dolore della famiglia Conte, porgendo loro le nostre più sentite condoglianze.