MONDRAGONE. Lo strano caso dell’avvocato Antonio Miraglia. Fulmini e saette con il suo Comitato Civico e già ha incassato, dal sindaco, un incarico a pagamento

24 Gennaio 2019 - 10:15

MONDRAGONE(g.g.) Nelle intenzioni di quelli che non a caso definiamo “costituenti” Progetto Mondragone, dovrà rappresentare una sorta di pietra miliare, ancor più impegnativamente e biblicamente, una sorta di testata d’angolo su cui dovrà poggiarsi la rinascita di Mondragone.

Dunque, le ambizioni non mancano. Il costituente più importante è senz’altro il presidente Antonio Miraglia, di professione avvocato. Attorno a lui, una serie di organismi pieni di caselle riempite, forse un pò pletorici, ma che denotano sicuramente la volontà di rendere possibile, attraverso l’impegno di  molti, la realizzazione dell’idea di diventare un condizionatore, non d’aria, ma possibilmente di contenuti che indirizzi le scelte della politica a favore della comunità mondragonese.

dunque, non una cosa “per pazziare”. Il comitato civico è nato nell’ottobre scorso e a fine anno ha prodotto un documento in cui si criticano aspramente, le “amministrazioni che hanno governato sino ad oggi.”.

Tanto ci permettiamo di rendere articolato e anche un pò complessa la presentazione di questa nuova realtà politica della città rivierasca, perchè questo ci ispira e questo è giusto fare rispetto allo spessore, alla cifra delle sue già citate ambizioni.

Ci sarà un perchè che a noi sfugge, dunque, nel momento in cui questa direzione di marcia che dovrebbe avere come proprio dna la terzietà politica, l’essere al di fuori da ogni partita acquisendo un’identità del tutto autonoma e non condizionabile, si manifesta attraverso l’attribuzione datata 21 gennaio, cioè di lunedì scorso, di un incarico professionale, come si suol dire, intuito personale, proprio al presidente Antonio Miraglia.

Incarico diretto, attribuito dal sindaco Virgilio Pacifico, attraverso un decreto monocratico e insindacabile: Antonio Miraglia difenderà il comune di Mondragone rispetto alle pretese di una signora Concetta Taglialatela, che, assistita dall’avvocato Emilia Pagano, ha citato in giudizio l’amministrazione. Nel decreto il cui testo integrale pubblichiamo in calce, non c’è traccia dle compenso economico, che verrà però attribuito ad Antonio Miraglia.

Se stiamo insieme, ci sarà un perchè“, urlava a squarciagola il noto cantautore nato a Saigon. Noi non abbiamo le stesse ambizioni di Antonio Miraglia. Per cui, non speriamo neppure, seguendo il canovaccio di quel testo musicato, “di scoprirlo stasera“. Ci accontentiamo anche di comprenderlo entro qualche giorno.

 

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