Morte della mamma durante il parto. Il dubbio sull’antibiotico somministrato che manca nel diario clinico: caos in aula

4 Giugno 2019 - 12:55

GRICIGNANO D’AVERSA (red.cro.) – Celebrata, nella giornata di oggi, un’altra udienza del processo per l’omicidio colposo di Francesca Oliva, la 29enne di Gricignano deceduta nel maggio 2014, insieme a due dei tre gemelli che portava in grembo, durante il parto avvenuto nella clinica “Pineta Grande” di Castel Volturno. Dei tre piccoli nati, è rimasta in vita solo la la figlia femmina.

Al centro di una dura discussione avvenuta stamane in aula c’è un antibiotico. Il pubblico ministero Cozzolino e le parte civili in causa hanno chiesto perché un medicinale sia stato somministrato il 22 maggio 2014, ma non risultasse dal diario clinico, antibiotico rintracciabile, invece, nella cartella delle consegne dopo il 24 maggio (giorno del decesso). Il dubbio di una manomissione è stato sollevato nel corso della deposizione del primario della clinica Pineta Grande di Castel Volturno Palmieri, ascoltato oggi e intenzionato a difendere il lavoro sei suoi medici ginecologi. Sulla questione c’è stata una dura discussione in aula che ha visto come protagonisti il pm Cozzolino, le parti civili contro gli avvocati difensori dei medici della Pineta Grande. Sulla questione sarà ascoltato il tecnico informatico della clinica di Castel Volturno.

Accusati del reato di omicidio colposo aggravato sono: Stefano Addeo, Renato Brembo, Gerardo Buonanno, Vincenzo Cacciapuoti, Gerardo Cardone, Giuseppe Ciccarelli, Giovanni De Carlo, Antonio Della Gala, Giuseppe Delle Donne, Pasquale Favale, Pietro Granata, Giuliano Grasso, Crescenzo Pezone,

Antonio Russo.